Una nuova e potenzialmente decisiva svolta nel caso di David Rossi arriva attraverso una serie di elementi tecnici che, per la prima volta, sembrano convergere su una ricostruzione incompatibile con il suicidio. Il programma Le Iene anticipa in esclusiva gli esiti dei nuovi esperimenti del Ris di Roma, mentre una simulazione digitale avanzata, commissionata dalla stessa trasmissione, delinea un quadro che ribalta le conclusioni finora accettate.

Secondo quanto dichiarano Le Iene, «anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, con le indagini e i nuovi esperimenti del Ris di Roma, confermerebbe la conclusione a cui è giunta la nuova simulazione 3D». Per la prima volta dal 2013 i carabinieri ipotizzano che «David Rossi sarebbe stato trattenuto per i polsi, sospeso nel vuoto a penzoloni e poi lasciato cadere». A supportare l’ipotesi ci sono i video esclusivi degli esperimenti effettuati dal Ris, che la trasmissione manda in onda nel servizio di Marco Occhipinti e Roberta Rei.

La ricostruzione coincide con i risultati della consulenza tecnica realizzata da uno studio di ingegneria forense: «David Rossi non si sarebbe tolto la vita, ma sarebbe stato vittima di un omicidio», spiegano Le Iene. La simulazione è stata condotta con un manichino antropomorfo virtuale perfettamente dimensionato sul corpo di Rossi e ha messo in discussione la super perizia del 2022, che sosteneva che Rossi si fosse lasciato cadere «con gesto anticonservativo mollando la sbarra della finestra».

L’ingegnere forense Giuseppe Monfreda, tra i principali esperti del software Virtual Crash, sottolinea che la nuova consulenza, eseguita con la versione 6.0, si basa su «almeno un migliaio di tentativi di simulazione» e su 85-90 ore di lavoro. La sua conclusione è drastica: «David Rossi non si è suicidato, David Rossi è stato ucciso… David è stato trattenuto per i polsi e poi lasciato».

Il confronto tra simulazione e sperimentazione pratica è uno degli elementi più rilevanti, come evidenzia anche la Commissione parlamentare. Durante gli esperimenti si è verificata la rottura dell’orologio di Rossi nelle stesse condizioni ipotizzate dagli ingegneri. «Si arriva a questa conclusione studiando la caduta dell'orologio di David, ritrovato vicino al suo corpo, con i cinturini staccati dalla cassa, e per la prima volta si può affermare con certezza che l'orologio non si è rotto con l’impatto al suolo», spiega il presidente Gianluca Vinci. Il medico legale Roberto Manghi ha evidenziato che la lesione sul polso sinistro «non era ferita a stampo, ma fatta con più movimenti a strappo… c’era stata una presa prolungata su questo polso da parte di terze persone».

Il video che riprende la caduta del corpo confermerebbe questa dinamica: «Siamo riusciti a vedere sia la cassa che atterra prima del corpo, sia il cinturino che atterra successivamente», prosegue Vinci. La scena è stata inoltre ricostruita in un centro di crash test, dopo aver replicato fedelmente la finestra di Rocca Salimbeni con il laser scanner del Ris. Secondo la Commissione, «l’unico modo per staccare da entrambi i lati l’orologio al polso sinistro e creare anche le lesioni che Rossi aveva era trattenerlo e sospenderlo nel vuoto».

Il presidente Vinci descrive così uno dei momenti chiave degli esperimenti: «Ad un certo punto, quando il peso sul manichino casca, c’è la cassa che vola indietro e il cinturino che casca leggermente dopo più vicino alla finestra». La reazione del tenente colonnello del Ris, Adolfo Gregori, presente ai test, viene definita «notevole», osservando la rottura dell’orologio in modo coerente con l’ipotesi della sospensione per i polsi.

La posizione della famiglia di David Rossi

In questo quadro, la famiglia Rossi – rappresentata da Carolina – rivolge un appello diretto alla magistratura: «Noi chiediamo la riapertura delle indagini. L’omicidio non ha prescrizione». Poi la confessione più umana e più dolorosa: «Ho paura di essere delusa di nuovo… È difficile, perché tredici anni fa la nostra famiglia è zompata per aria e le persone che invece hanno voluto che David morisse tornano a casa dalle loro famiglie. Fanno Natale insieme, e mia mamma è sola. Vedere che finalmente qualcuno dimostra scientificamente che David è stato tenuto dai polsi da due persone, è stato lasciato cadere, è stato ucciso, è una roba molto forte per noi».