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Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano
Mario Draghi? Un «figlio di papà, un curriculum ambulante. Uno che, avendo fatto bene come il banchiere europeo, ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di sanità, di giustizia e vaccini. Mentre, mi dispiace dirlo, non capisce un caxxo né di giustizia, né di sociale né di sanità». Parole e musica di Marco Travaglio, che intervenendo alla festa del partito Articolo Uno-Mdp, si è reso protagonista di una terribile gaffe nei confronti del premier. È noto infatti che Draghi abbia un trascorso difficile: suo padre morì quando aveva 15 anni, e poi perse sua madre a 19 anni. Rimasto orfano giovanissimo, si è preso cura dei fratelli sotto la tutela di una zia materna. «L’uscita di Marco Travaglio sul Presidente del Consiglio Mario Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo», commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza, che è anche leader di Articolo Uno. Solidarietà al premier arriva da Matteo Renzi, per il quale «le parole offensive e deliranti di Marco Travaglio su Draghi dimostrano come il direttore del Fatto Quotidiano sia semplicemente un uomo vergognoso». «Stupisce che ancora venga pagato per insultare tutti a reti unificate», incalza Renzi. Ma il leader di Italia Viva non è il solo a condannare le parole di Travaglio, ritenute irricevibili per diversi colleghi di partito ed esponenti del Pd. «Quando pensi che Marco Travaglio abbia già toccato il fondo da un pezzo, ma lui ti dimostra, alla festa di Articolo Uno, che sa fare di peggio…», scrive il presidente di Iv Ettore Rosato. E anche Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, non ci va leggero: quelle di Travaglio, scrive su twitter, sono «parole indegne, disgustose, miserabili di un piccolo uomo. Un odiatore sconfitto che ha perso la testa. Spero arrivino delle scuse, anche se tardive. E soprattutto spero finisca l’ambiguità inaccettabile di queste vedove di Conte e Casalino, che stanno al governo e applaudono chi sputa su chi sta salvando l’Italia». «Draghi non deve certo vergognarsi del suo curriculum, della sua competenza e della sua storia familiare. A vergognarsi deve essere il solito Travaglio, che, tanto per cambiare, ha usato parole indegne. La mia solidarietà al presidente del consiglio», commenta invece il senatore Pd Andrea Marcucci.