IERI L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL XIX CONGRESSO NAZIONALE DELLA CISL

«Fin dal suo insediamento, il governo ha cercato - e, direi, molto spesso trovato - il dialogo con i sindacati. Lo abbiamo fatto perché le buone relazioni industriali sono state essenziali in alcuni dei momenti più difficili della nostra storia. Penso innanzitutto al Patto Ciampi del 1993 che ha reso l'Italia più forte e competitiva, e che ha coniugato crescita economica, tutela dei diritti, difesa dei salari dei lavoratori». È stato accolto con una vera ovazione l’intervento ieri del premier Mario Draghi al XIX congresso nazionale della Cisl. Un discorso sobrio e concreto come sempre quello del Presidente del Consiglio, accolto con evidente soddisfazione dal Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra. Un momento centrale dell’assise cislina. «Voglio ringraziare Cgil, Cisl e Uil per lo spirito di leale e franca collaborazione, che auspico possa rafforzarsi ulteriormente nei prossimi mesi», ha promesso Draghi più volte interrotto dagli applausi dei mille delegati presenti in sala.

«Per abbattere la precarietà e rafforzare le tutele nel mercato del lavoro, occorre investire anche nella formazione professionale, con incentivi specifici per i giovani. Con uno stanziamento da circa 600 milioni di euro rafforziamo il sistema duale, per sviluppare competenze utili nel mondo del lavoro. Vogliamo eliminare gli ostacoli che storicamente limitano l'occupazione delle donne. Lo facciamo con le politiche di welfare - come l'aumento degli asili nido - e attraverso gli sgravi contributivi per le aziende che si impegnano a garantire la parità di genere. Abbiamo anche introdotto sgravi fiscali per le lavoratrici che rientrano al lavoro dalla maternità», ha sottolineato ancora il premier che è tornato ieri sul tema delle conseguenze della guerra sul piano energetico. «Interveniamo per rafforzare la nostra economia in modo strutturale, per renderla più competitiva e più sostenibile. Nelle scorse settimane, abbiamo raggiunto accordi con diversi Paesi dall'Algeria all'Azerbaigian per ridurre la nostra dipendenza dal gas russo e rafforzare la nostra sicurezza energetica. In settori strategici come i semiconduttori e le batterie abbiamo stanziato somme ingenti e avviato progetti innovativi per riportare la produzione in Europa e ridurre la dipendenza dall'estero. Accorciamo le catene del valore in settori come il farmaceutico e i materiali critici, e investiamo sulla sicurezza alimentare. Con il PNRR, investiamo nella transizione energetica e in quella digitale».

Anche il tema della sicurezza sul lavoro il presidente del Consiglio è stato molto esplicito. «Voglio ricordare, ancora una volta, le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano – oltre 1.200 nel solo 2021.

Alle loro famiglie, ai loro colleghi, esprimo la più sentita vicinanza del governo e mia personale. Con la collaborazione attiva di voi sindacati, siamo intervenuti per rafforzare e rendere più partecipato il sistema dei controlli. Potenziare le attività ispettive, però, non basta. Le aziende devono fare attività di formazione, di manutenzione, di prevenzione. È un tema di civiltà, che qualifica una democrazia» Poi un passaggio personale, molto apprezzato dalla platea. «Come ha detto Franco Marini, un grande segretario generale della Cisl, nel suo discorso di insediamento alla Presidenza del Senato, “la forza di una democrazia matura, come la nostra, risiede anche nel saper convergere insieme sulle decisioni e le scelte migliori per il nostro Paese - ha aggiunto Draghi -. A marzo dello scorso anno, con il ministro Brunetta abbiamo firmato il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico, che ha inaugurato un metodo di confronto a partire dai temi dell'organizzazione del lavoro e della formazione professionale. A maggio, il ministro Bianchi ha promosso il Patto sulla scuola, con cui il governo si è impegnato a valorizzare il personale scolastico e a investire sulla sicurezza degli istituti. Abbiamo collaborato in modo costante e proficuo per la gestione della pandemia. Le intese sui protocolli anti- Covid- 19 e sulle vaccinazioni in azienda ci hanno permesso di riaprire il Paese più velocemente, di far ripartire l'economia in sicurezza.

Collaboriamo nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie al Tavolo Permanente per il Partenariato Economico, Sociale e Territoriale. Uno strumento essenziale per realizzare al meglio le riforme e gli investimenti che servono al Paese e in particolare ai giovani, alle donne, al Mezzogiorno. Questo elenco, non esaustivo, dimostra che i risultati raggiunti dal governo sono il prodotto di un metodo che ci siamo voluti dare, insieme».

Insomma un Draghi che crede fortemente nel dialogo sociale, in piena sintonia con la linea portata avanti del leader della Cisl, Sbarra in questi mesi. «Ringraziamo il presidente Draghi per aver accettato l'invito e soprattutto per aver accolto e condiviso lo spirito del nostro ' esserci per cambiare'» ha poi affermato lo stesso Sbarra commentando le parole del premier. «Come ha detto Draghi dobbiamo impegnarci a costruire il nuovo partendo da una prospettiva coraggiosa e soprattutto condivisa dalle parti sociali, come è stato fatto nel 93 con il protocollo Ciampi. Quella è la via. Oggi più che mai. Quella di un grande patto sociale che parta da una politica dei redditi e che affronti in un quadro d'insieme i nodi che frenano coesione, occupazione, produttività e sviluppo».

Molto apprezzate dalla platea le parole del premier sugli impegni del governo, sulla collaborazione con i sindacati e per il ricordo personale di Franco Marini