Le forze russe continuano ad avanzare nell’Ucraina orientale nel tentativo di raggiungere il loro obiettivo di stabilire il pieno controllo sulle regioni di Donetsk e Lugansk e di mantenere il corridoio terrestre tra quei territori e la Crimea occupata. È quanto osserva l’Alto comando militare ucraino, mentre Mosca celebra il 77esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista. In direzione di Donetsk, i russi, supportati da aerei e artiglieria, concentrarono i loro sforzi nel tentativo di prendere il controllo degli insediamenti di Rubizhne e Popasna e si prepararono a continuare le operazioni offensive negli insediamenti di Siversk, Sloviansk, Lysychansk e Avdiyivka. In quelle aree le truppe russe hanno aumentato la potenza di fuoco e stanno cercando di distruggere le difese dell’Ucraina. A Donetsk e anche nella regione di Lugansk, le forze ucraine rivendicano di aver respinto con successo sei attacchi nemici, distruggendo 20 carri armati, un sistema di artiglieria, 28 veicoli corazzati da combattimento, un veicolo corazzato speciale e cinque camion militari. Il comando ucraino ha anche riferito che nei pressi di Slobozhansky, i russi si sono concentrati sul raggruppamento delle unità, sul rifornimento di munizioni e scorte di carburante, sul mantenimento delle posizioni precedentemente occupate e sul lavoro per impedire l’avanzata delle forze ucraine verso il confine.

Rai su Odessa durante la visita di Michel

Un raid missilistico russo ha colpito Odessa mentre il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si trovata in visita nella città. Lo riportano i media internazionali spiegando che Michel si è dovuto momentaneamente ritirare in un rifugio. «Nel corso del nostro incontro a Odessa, recentemente sotto attacco missilistico, ho discusso con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, della necessità di adottare un sesto pacchetto di sanzioni e incrementare la pressione sulla Russia», ha scritto su twitter il premier ucraino, Denys Shmyhal mostrando una foto con Charles Michel. «Grazie per prontezza nel ricostruire l’Ucraina - aggiunge - ho messo l’accento sull’importanza dell’integrazione dell’Ucraina nell’Ue».

Macron: «La pace non si ottiene umiliano Mosca»

«Noi non siamo in guerra con la Russia» e «lavoriamo per preservare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, per il ritorno della pace sul nostro continente. Spetta solo all’Ucraina definire le condizioni per negoziare con la Russia, ma il nostro dovere è stare al loro fianco per ottenere il cessate il fuoco e costruire la pace». Lo sottolinea il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo alla sessione finale della Conferenza sul Futuro dell’Europa. «Non dobbiamo cedere alla tentazione dei revanscismi. Domani avremo una pace da costruire» e «dovremo farlo con Ucraina e Russia attorno al tavolo. Ma questo non si farà né con l’esclusione reciproca, e nemmeno con l’umiliazione», ha detto il presidente francese in un passaggio del suo discorso a Strasburgo.