«Quando 18 giorni fa ci siamo seduti per la prima volta nella sala di crisi pensavamo tutti che l’esercito ucraino sarebbe collassato nel giro di poco tempo. Ma i russi hanno preparato un’offensiva sulla base di informazioni certamente non corrette. La componente più efficiente del sistema di difesa degli ucraini si sono dimostrate le forze di difesa aeree. Sicuramente Putin ha sbagliato i calcoli ed è per questo che non ha la supremazia aerea. Poi la situazione può cambiare da un momento all’altro ed i bombardamenti nell’Ovest non lasciano presagire niente di buono». Lo afferma, in un’intervista al "Corriere della Sera", il generale Claudio Graziano, a capo del Comitato militare della Ue, sul conflitto in Ucraina. «È una battaglia dura - continua - i russi stanno aumentando i livelli di violenza, rischiando un grande bagno di sangue in più di una città, a cominciare da Kiev. Ma le capacità militari e morali degli ucraini possono di certo fare la differenza. In più la Russia non ha la capacità tecnologica dell’Occidente, spende la maggior parte del suo bilancio militare per il sistema di armi nucleari. Putin non può perdere, ma non può nemmeno vincere». Secondo il generale Graziano la no-fly zone «è una decisione che può prendere l’Onu, come è accaduto in Libia. In questo caso, senza una copertura delle Nazioni Unite, sarebbe un atto di guerra contro la Russia».