Sono almeno 60 le persone arrestate a San Francisco durante le proteste contro i raid anti-migranti ordinati dal presidente statunitense Donald Trump. Lo ha reso noto la polizia locale, che ha definito le manifestazioni “assembramenti illegali”. Tra i fermati risultano anche minorenni.

A Los Angeles, epicentro delle proteste, decine di persone sono state arrestate dopo giorni di scontri con le forze dell’ordine. Le manifestazioni sono iniziate venerdì e si sono intensificate nel fine settimana, con migliaia di cittadini in marcia verso i centri di detenzione temporanei, blocchi autostradali e atti di vandalismo, tra cui l’incendio di alcuni veicoli.

Le autorità hanno risposto con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e granate stordenti. Secondo la polizia di Los Angeles, i manifestanti avrebbero lanciato bottiglie, oggetti contundenti e pezzi di cemento contro gli agenti.

Raid anti migranti, condanna del Messico

La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, è intervenuta condannando l’intervento delle autorità americane e chiedendo una riforma migratoria che tuteli i cittadini messicani negli Stati Uniti. «Non siamo d’accordo con questa maniera di affrontare il fenomeno – ha dichiarato – non è con le retate né con la violenza che si risolve la questione migratoria».

Durante un evento a Puebla, Sheinbaum ha esortato alla calma e alla pace, aggiungendo che il ministro degli Esteri Juan Ramon de la Fuente è in contatto con le autorità statunitensi per fornire supporto ai connazionali. Il governo messicano ha confermato che 35 cittadini sono stati arrestati a Los Angeles. I consolati sono stati istruiti a mantenere i contatti con i detenuti e le loro famiglie.

Il presidente Trump ha firmato un decreto per il dispiegamento di 2mila membri della Guardia Nazionale in California, giustificando l’azione con la necessità di «contrastare l’illegalità». Il governatore dello Stato, Gavin Newsom, ha definito l’ordine «illegittimo» e ha accusato Trump di «fabbricare una crisi», definendo il provvedimento «un atto da dittatore».