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«Quando i medici, saliti a bordo su nostra richiesta perché le condizioni dei migranti stavano peggiorando, hanno valutato ogni singolo paziente selezionandone alcuni che sono sbarcati mentre la maggior parte è rimasta in nave, è stata la prima volta nella mia vita in cui mi sono vergognata di avere fatto il mio lavoro: la condizione di persone in buona salute è diventata sostanzialmente un problema, cioè più erano sani meno scendevano. Mi sono domandata se la mia missione fosse sbagliata, è stato molto complesso». Lo afferma Silvia, medico di bordo dellaHumanity1, parlando in conferenza stampa nel molo Levante del porto di Catania. Gli ultimi 35 migranti che si trovavano sulla Humanity1 sono stati fatti sbarcare ieri sera.
In tutto sono 246 i migranti scesi ieri sera dalle due navi ong nel porto di Catania. Una decisione definita "bizzarra" dalla premier Meloni, che ritiene legittimo il divieto imposto alle Ong. La Geo Barents lascerà al più tardi domani il porto di Catania. Dopo i necessari rifornimenti e cambio equipaggio, tornerà nel Mediterraneo centrale per la sua ventesima rotazione. «Ci stiamo preparando - ha spiegato Medici senza frontiere - a tornare in mare per soccorrere le persone bisognose. Questa è la nostra risposta alle politiche sconsiderate di non assistenza dell’Unione europea che condannano le persone ad annegare. Non rimarremo in silenzio davanti a questo disastro causato dall’uomo».