«La sentenza del 6 luglio 2023 della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha stabilito che nel caso Gilardi l'Italia ha violato l'articolo 8 della Convenzione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali è divenuta ormai definitiva. L'ingerenza finalizzata a proteggere il benessere dell'anziano collocato per supposta protezione in una Rsa a Lecco, dice la Corte, non era né proporzionata né idonea alla sua situazione individuale». E' quanto sottolinea il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, rilevando che «le affermazioni a caldo di talune Istituzioni coinvolte, secondo cui la decisione di luglio era solo provvisoria e che la realtà dei fatti sarebbe emersa con il ricorso alla Grande Camera, sono state smentite. La violazione dell'articolo 8 da parte dell'Italia è ora acclarata».

Il Garante nazionale ricorda inoltre di essersi «astenuto dal commentare talune affermazioni che insinuavano che tale pronuncia avesse pedissequamente sposato la tesi dell'Autorità di garanzia. Valutazione offensiva per la Corte stessa» e, infine, esprime «rammarico per il fatto che il signor Gilardi non abbia potuto godersi le conseguenze di tale decisione e che l'uscita dalla Rsa, da lui più volte richiesta, si sia risolta nel ricovero in un hospice per gli ultimi suoi giorni, dove è deceduto».