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Dopo la tragedia di Varese dovremo aspettare ancora, per una riforma della magistratura?
I doveri coniugali? "Lavare, stirare e cucinare". Ma solo per la donna, secondo l'uomo che a Foggia ha chiesto la separazione da sua moglie perché, a sua detta, avrebbe violato l'obbligo di collaborazione e contribuzione nell'interesse della famiglia. L'accusa però non ha retto in Tribunale, e anzi il giudice ha ritenuto inammissibile "una situazione di sottomissione di uno a svolgere lavori di mera cura dell’ordine domestico, al quale peraltro sono tenuti anche i figli, nell’ottica di una educazione responsabile". Con sentenza dello scorso 5 maggio, il Tribunale di Foggia non solo rigetta le motivazioni addotte dall'uomo, ma stabilisce che marito e moglie sono chiamati ugualmente a prendersi cura della casa. Come d'altronde recita l'articolo 143 del nostro Codice Civile: "Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia".