È bufera su Luciana Littizzetto per la "letterina" sui referendum del 12 giugno letta durante la puntata di Che tempo che fa di domenica scorsa. La Lega ha presentato un'interrogazione in Vigilanza Rai contro quello che viene definito «un monologo senza contraddittorio», che viola «le più elementari disposizioni sul pluralismo televisivo". Con un «intollerabile uso strumentale del servizio pubblico». «Leggendo un’immaginaria lettera al Parlamento, la comica si è esibita in una reprimenda dal vago sapore di superiorità morale contro l’ammissibilità dei quesiti referendari - aggiungono i parlamentari leghisti - perché, a suo dire, i cittadini non avrebbero le capacità culturali per valutarne i contenuti. La trasmissione ha così mandato in onda un vero e proprio monologo contro i referendum sulla giustizia senza che il conduttore abbia in alcun modo tutelato le opinioni di quanti sono a favore delle istanze referendarie, violando così non solo le più elementari disposizioni sul pluralismo televisivo ma anche quanto previsto all’articolo 6 del contratto di servizio2018-2022. La Rai deve sempre garantire il rigore, la considerazione e il rispetto delle regole deontologiche del proprio ordine professionale da parte dei suoi giornalisti e degli operatori del servizio pubblico, tanto più in un ambito così delicato quale è quello dell’informazione. I cittadini italiani contribuiscono al mantenimento dell’azienda attraverso il canone e non è tollerabile che si faccia un uso strumentale del servizio pubblico. Si chiede quindi alla Rai se i vertici ritengano che il servizio citato in premessa sia da considerarsi come una espressione del servizio pubblico Rai e quali iniziative tempestive intendano adottare al fine di garantire un rigoroso rispetto della deontologia professionale da parte dei giornalisti e degli operatori del servizio pubblico, così come previsto dall’articolo 6 del Contratto di servizio 2018-2022», conclude la nota della Lega, firmata dai parlamentari Giorgio Maria Bergesio, Dimitri Coin,Umberto Fusco, Elena Maccanti, Simona Pergreffi, Leonardo Tarantino. Tra i primi a commentare quanto accaduto, il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. Il quale scrive: «Dopo il monologo di Luciana Littizzetto a Che Tempo che fa che ha irriso i referendum sulla Giustizia, le successive proteste e poi il richiamo dell’Agcom a garantire informazione adeguata e corretta sui quesiti, che aspetta la Rai a proporre uno spazio di doveroso riequilibrio?».