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E no, caro Lillo: pubblicare solo gli arresti e oscurare gli assolti non è giornalismo
A “Quarta Repubblica”, il vicedirettore del Fatto ha sostenuto che la priorità riservata da molti giornali alle notizie “colpevoliste” risponde a un’ineluttabile legge di mercato. Ma vista così, la deontologia del cronista si confonde con lo sciacallaggio
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