Milano, 22 apr. (Adnkronos) - "Una vicenda gravissima che richiede la massima attenzione per ricostruire quanto realmente accaduto. Ma prima di mettere alla 'gogna' i colleghi è il caso di ricordare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna". Lo afferma Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato Polizia Penitenziaria, dopo i provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 agenti della penitenziaria, in servizio al Beccaria di Milano, e la misura della sospensione per altri otto dipendenti. "Prima che si ripeta quanto già successo in altri casi simili, magari pubblicando informazioni e foto sugli indagati, con campagne di stampa contro lintero Corpo, almeno per noi, va fatta questa valutazione, ribadendo senza se e senza mai che una volta accertate le responsabilità chi ha sbagliato paghi. Mi sia consentita unaltra riflessione: sinora a pagare sono sempre e solo gli agenti e il personale penitenziario. Nello 'sfacelo' generale del nostro sistema penitenziario è sin troppo facile prendersela con lanello più debole della catena" aggiunge. "Non riusciamo ad intravedere alcun segnale, figuriamoci intervento, nel merito della gestione del personale penitenziario confusa ed inadeguata ad affrontare le situazioni di emergenza. Abbiamo ascoltato da tempo promesse di nuove assunzioni per incrementare lorganico di personale sempre più stressato per turni massacranti e quotidiano lavoro di sacrificio, di un direttore e di un comandante del Corpo in ogni carcere, come di misure per tutelare il personale dalle continue aggressioni, senza però alcun provvedimento concreto. Per noi è prioritario - conclude - inchiodare lo Stato alle sue responsabilità".