Roma, 2 ago (Adnkronos) - I vitalizi, sì. La cravatta obbligatoria, certo. Ma perché non anche le colonnine per l'acqua potabile, il Qr code per il menù del ristorante, gli snack biologici nei distributori, il parcheggio per bici e monopattini con tanto di set anti forature? Il bilancio interno della Camera sembra capace di stuzzicare l'iniziativa dei deputati. Negli ordini del giorno i firmatari (di tutti i gruppi) chiedono di occuparsi dei temi più disparati, dai gas serra all'aria condizionata. Alcune proposte sono state votate dall'aula, come la 'stretta' sui vitalizi voluta da FdI o l'impegno a definire regole più stringenti per il look di deputati e frequentatori del palazzo (sempre per iniziativa dei meloniani). Altri sono stati riformulati, trasformandoli in impegni per i Questori alla presenza di determinate condizioni. Ma scorrendo le proposte depositate dai deputati le curiosità davvero non mancano. Tra i più attivi c'è Filiberto Zaratti (AVS). Chiede di "valutare l'opportunità di prevedere la reintroduzione di distributori d'acqua potabile" eliminati per il Covid per ridurre "il materiale da smaltire". Sullo stesso tema, con più decisione, il M5s (Ilaria Fontana) ha sollecitato a "risolvere i problemi che hanno condotto alla sospensione dell'uso delle colonnine" per l'acqua. Tornando a Zaratti, questi propone poi di "completare l'installazione di interruttori a tempo" nel palazzo per "ridurre lo spreco di energia" e di valutare "la donazione" ai senzatetto e migranti di alimenti e le bevande "invenduti dai bar interni". (Adnkronos) - Ma, soprattuto, Zaratti suggerisce di reperire "spazi per il parcheggio di biciclette" con un "piccolo set di pronto intervento" per forature, "spogliatoi e docce" per ciclisti e per chi usa il monopattino alla Camera. Altro pallino dei deputati sembra essere la tecnologia. Luca Sbardella (FdI) chiede di introdurre il "software biometrico" (il riconoscimento facciale) per i deputati da remoto per "ragioni di sicurezza, velocità e efficienza". E a questo proposito il Pd, con Andrea De Maria e Stefano Vaccari, suggerisce di "accrescere l'attività parlamentare svolta da remoto". Poi ci sono gli Odg eco sensibili, sono diversi. Come quello di Marianna Ricciardi (M5s) per "l'utilizzo del Qr code per la consultazione del menù del ristorante interno". Questo, spiega, "permetterebbe di risparmiare carta". Sempre tra i grillini, Emma Pavanelli invita a "acquistare energia elettrica 100% certificata rinnovabile" per "ridurre le emissioni di gas serra". Invece Antonino Iaria (M5s) invoca una "diagnosi energetica" a Montecitorio per ottenere "risparmi" sui "costi di raffrescamento e riscaldamento". Inoltre, il deputato suggerisce di fissare una "temperatura standard" per l'estate e l'inverno collegata alla "flessibilità del codice di abbigliamento". L'alimentazione, corretta, è un'altra tematica ben presente ai deputati. Stefania Ascari (M5s) cita l'obiettivo 'Farm to fork', il 'made in Italy', le allergie e gli "specifici regimi alimentari" per invitare a "integrare l'offerta degli snack nei distributori automatici con alimenti biologici". Inoltre, Ascari vorrebbe uno spazio per i "lavoratori che optino di portarsi il pasto da casa". (Adnkronos) - Ma ci sono altri Odg che prendono spunto dalle necessità più disparate. Gilda Sportiello (M5s), celebre per essere diventata nella scorsa legislatura la prima deputata a portare il figlio neonato in aula, chiede uno "spazio bimbi" anche per dipendenti e ospiti. Mentre ancora la Ascari invoca la costituzione di uno "sportello anti violenza di genere" a Montecitorio. Cultura, quella che secondo Federico Mollicone (Fdi) dovrebbe promuovere la Camera. E come se non con un "museo della Camera dei deputati" per "promuovere l'esposizione delle oltre 500 opere in deposito"? Nel suo Odg, Mollicone suggerisce anche l'acronimo per la nuova istituzione: MuCad. Molti gli ordini del giorno dedicati all'attività lavorativa dei deputati. Diversi (tanti respinti, però) quelli che invocavano nuove regole, nuovi spazi e anche nuove risorse per i collaboratori. Pochi quelli che toccano temi sempre divisivi come le spettanze dei parlamentari. C'è l'Odg del capogruppo di FdI Tommaso Foti che stoppa i vitalizi, stesso contenuto di un atto del M5s. E' poi c'è l'Odg di Maurizio Lupi, che l'aula ha accolto, che chiede di "tendere verso l'equiparazione del trattamento dei deputati, dei Gruppi parlamentari, del relativo personale e dei loro collaboratori a quello previsto dal Senato". Subito Francesco Silvestri (M5s), che in aula si era conteso con Giovanni Donzelli (FdI) la guida del fronte anti vitalizi, si è affrettato a chiedere: "Non capisco, probabilmente sto sbagliando io, ma non c'era l'impegno a non rivedere in alcun modo al rialzo gli stipendi dei deputati...?".