L’Iran ha reso noto di aver giustiziato una seconda persona che era stata arrestata durante le proteste innescate dalla morte di Mahsa Amini, detenuta per non aver indossato il velo in modo inappropriato. Majidreza Rahnavard, fa sapere l’agenzia di stampa iraniana Mizan, era accusato di aver accoltellato a morte due membri delle forze di sicurezza il 17 novembre a Mashhad e di averne feriti altri quattro. La scorsa settimana, l’Iran ha giustiziato il primo prigioniero arrestato durante le proteste che si sono trasformate in una delle sfide più serie per la teocrazia iraniana dalla Rivoluzione islamica del 1979. Gli attivisti avvertono che anche altri potrebbero essere messi a morte nel prossimo futuro, affermando che circa una dozzina di persone hanno finora ricevuto condanne a morte per il loro coinvolgimento nelle manifestazioni. La scorsa settimana, Mohsen Shekari è stato impiccato dopo essere stato giudicato colpevole di «aver dichiarato guerra a Dio». Era stato accusato di aver bloccato una strada e ferito un membro delle milizie filo-regime Basij il 25 settembre. Durante il processo, a Shekari non era stato concesso un avvocato di sua scelta e sul suo volto erano visibili segni di tortura, ha detto al Guardian suo zio Mahmoud Shekari.