Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Chiusa finalmente la parte economica del rinnovo del contratto della scuola. Firmato il rinnovo all’Aran per dare aumenti e arretrati a 1,5 milioni di dipendenti entro Natale. Un primo passo positivo secondo l'Anief entro che però avverte: "Bene così, ma ora servono altri soldi per allineare l’indennità di vacanza contrattuale" "Siamo finalmente riusciti a sbloccare questo accordo - sottolinea all'Adnkronos il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico - è da maggio che lo chiedevamo, che riguarda la parte fissa del salario accessorio e del tabellare che darà finalmente a Natale quegli aumenti per il triennio 2019-2021 quando l'inflazione è salita di un punto e mezzo e noi siamo riusciti a chiudere questo contratto con aumenti superiori a quattro punti. Quindi - aggiunge - abbiamo recuperato persino qualcosa rispetto al contratto precedente, rispetto al blocco dei dieci anni quando l'inflazione era salita e quindi quando il precedente contratto non aveva potuto colmare il costo della vita. Ora però - avverte Pacifico - c'è il problema del 22 e del 23, c'è un'inflazione che è schizzata in due anni di 11 punti e noi chiediamo l'allineamento e l'adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale. Questo è importantissimo e chiediamo che il governo metta i soldi per riallineare la vacanza contrattuale". Chiusa la parte economica si apre ora la trattativa per la parte giuridica. E sono diverse le questioni sul tappeto. "Prima fra tutte - sottolinea Pacifico - l'ordinamento professionale del personale Ata. Anche lì, per poter finalmente valorizzare i Dsga, valorizzare chi svolge dei ruoli e dei profili diversi, anche tra gli stessi assistenti tecnici e amministrativi e i collaboratori. Per cambiare i livelli bisogna necessariamente mettere le risorse, per questo - aggiunge - continuiamo la trattativa, senza dimenticare la mobilità, un tema noi caro per rimuovere tutti i vincoli, ma sono tantissimi i temi ancora da affrontare". Sulla questione del 'Merito', affiancato alla denominazione del Ministero dell'Istruzione secondo Pacifico: "Certamente noi chiediamo che la scuola meriti, la scuola deve meritare, ma il merito non può essere solo una parola messa accanto al titolo del ministero dell'Istruzione. Pensiamo - sottolinea - che in questo momento nella legge di bilancio si stanziano i soldi per aumentare di nove punti lo stipendio di colf e badanti con il bonus badanti, mentre per gli statali, per i dipendenti della scuola un assegno di un punto e mezzo. Ecco, questo non vuol dire che la scuola merita. Anzi in questo caso demerita. Quindi - conclude - cerchiamo di onorare questo sostantivo, la scuola del merito, con atti concreti che devono riguardare anche e soprattutto la legge di bilancio".