«Proporremo una profonda revisione» del sistema delle intercettazioni «e vigileremo in modo rigoroso su ogni diffusione». Lo ha detto il Ministro della giustizia, Carlo Nordio illustrando presso l’aula della Commissione Giustizia del Senato le linee programmatiche del suo Dicastero. «Non si è mai vista una condanna inflitta sulla sola base delle intercettazioni. Sono diventate uno strumento di prova non un mezzo di ricerca delle prove. Possono poi essere soggette a "errori di trascrizione" e la loro trascrizione spesso pilotata costituisce uno strumento micidiale«, ha aggiunto Nordio.

Nordio e la riforma del codice penale

«Occorre una riforma del codice penale e una completa attuazione del codice Vassalli. Una riforma garantista e liberale che può essere operata con leggi ordinarie e negli aspetti più sensibili con una modifica della Costituzione» ha spiegato Nordio. «Le criticità della giustizia penale derivano da tra contradizioni insanabili. Il nostro codice penale è del 1930 ed è stato modificato solo in alcuni elementi e rappresenta l’ideologia fascista. Sono stati poi inseriti alcuni reati con leggi non connesse l’una tra l’altra. Il codice di procedura penale è relativamente recente, paradossalmente questo codice è stato oggetto di reiterati interventi», ha evidenziato Nordio.

Il sovraffollamento nelle carceri

Il problema del sovraffollamento delle carceri «deve essere risolto» e «va ripensata l’intera edilizia» ha dichiarato Carlo Nordio sempre davanti alla Commissione Giustizia in Senato. «È irrazionale che le stesse strutture devono ospitare detenuti condannati e in attesa di giudizio. Alcune indagini suggeriscono ambienti diversi per il mero transito di questi arrestati che oggi produce un immenso spreco di risorse e di energie», ha aggiunto Nordio. «Ci sono carceri in centri cittadini che potrebbero essere venduti al prezzo di mercato e con il ricavato potrebbero essere costruite strutture più moderne. Per i detenuti meno pericolosi si può pensare all’uso di numerose caserme dismesse», ha spiegato Nordio.

Nordio favorevole alla separazione delle carriere

Nordio, inoltre, ha parlato anche di separare le carriere dei pm e dei giudici: «Non ha senso che il pm appartenga al medesimo ordine del giudice perché svolge un ruolo diverso»