«Sul caso Open Arms esiste la possibilità che tanto io quanto il Senato siamo rimasti vittime di un reato commesso dalla magistratura. Quello che ho letto sui giornali è grave, ma va verificato. Non mi fermerò fino a quando non avrò avuto risposte». Così il senatore di Fi Maurizio Gasparri intervistato da Il Giornale. «Se sono stati nascosti dei file con intercettazioni raccolte da un sommergibile della nostra Marina, con la prova di contatti tra Ong e protagonisti della tratta di persone, si sarebbe condizionato un "processo parlamentare", privandolo di una prova decisiva. In mancanza della quale è stato facilitato un giudizio negativo contro Salvini. Se questa circostanza fosse confermata sarebbe un attentato ad organi costituzionali e io ne sarei vittima, e dimostrerebbe che le Ong rappresentano un pull-factor nel Mediterraneo». «Mi rivolgerò al vertice della magistratura, al ministro della Giustizia, alle Procure, perché si verifichi se siano stati commessi reati da parte di magistrati. Se fosse così questo giustificherebbe sanzioni drastiche», conclude Maurizio Gasparri.