Un missile russo è finito in Moldavia. A scoprire il razzo vicino alla città di Brychany è stata una pattuglia della polizia di frontiera perché - viene spiegato - in relazione ai bombardamenti è stato rafforzato il controllo. La polizia e le guardie di frontiera hanno transennato l’area, in attesa dell’arrivo dei servizi specializzati. Il missile avrebbe finito la sua corsa nei pressi del confine dell’Ucraina, ma sembra che non sia esploso. Le autorità moldave hanno comunque alzato il livello di allerta nell’area.

Putin visita il ponte della Crimea colpito ad ottobre

Nel frattempo il presidente russo, Vladimir Putin, si è recato in visita al ponte di Crimea - anche detto ponte di Kerch - e lo ha percorso in auto. Lo scrive l’agenzia Tass, allegando un video diffuso dal Cremlino, girato all’interno di un’auto guidata da Putin. Secondo l’agenzia stampa, Putin ha anche ascoltato un rapporto presentato dal vice primo ministro Marat Khusnullin. Il ponte è stato gravemente danneggiato l’otto ottobre da un’esplosione su una delle due carreggiate per le auto, al passaggio di un treno carico di carburante sulla linea ferroviaria. Mosca accusa l’Ucraina dell’attacco. Secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando con alcuni lavoratori Putin ha sottolineato l’importanza del ponte che collega la Crimea alla Russia. «Khusnullin ha fornito a Putin una spiegazione di come sono andati i lavori di ripristino della carreggiata, quante persone sono state coinvolte, quali lavori continueranno», ha detto Peskov. E ha aggiunto: «Putin ha anche avuto un breve colloquio con gli operai che lavorano sul ponte. Sullo sfondo delle continue minacce ufficialmente espresse da Kiev su possibili nuovi attacchi contro il ponte di Crimea e le relative infrastrutture, Putin ha sottolineato l’importanza della strada terrestre che collega la Crimea al resto della Russia».

Nuova ondata di raid russi, blackout idrici ed elettrici in diverse città ucraine

Blackout idrici ed elettrici si sono verificati in diverse città ucraine, in seguito all’ondata di attacchi russi di oggi sul Paese. Secondo il capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rih, nell’Ucraina centrale, «una parte della città è senza elettricità, diverse caldaie e stazioni di pompaggio sono disconnesse». Gli operatori di Odessa, uno dei principali porti del Sud, e di Sumy, nel Nord-Est, hanno segnalato rispettivamente interruzioni di acqua ed elettricità. Blackout elettrici si registrano anche a Mykolaiv, nel Sud, secondo il sindaco Oleksandr Sienkevitch. «La difesa aerea ha abbattuto la maggior parte dei missili russi lanciati contro l’Ucraina oggi, mentre i lavoratori del settore energetico hanno già iniziato a ripristinare l’elettricità», ha detto in un video messaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La Russia ha effettuato una serie di attacchi aerei nella giornata di oggi, distruggendo case nel Sud e causando blackout interrompendo nelle zone settentrionali. Il bilancio delle vittime civili è di due morti, secondo le autorità ucraine.