Goffredo Bettini stana Elly Schlein. Dopo l’endorsement a Matteo Ricci, avvenuto in occasione della presentazione del suo libro, Schlein sembrerebbe aver rotto gli indugi con un video postato sulla sua pagina Instagram.

«Siete tutte e tutti invitati al Monk a Roma, domenica 4 dicembre alle 10 - ha comunicato l’ex vice di Bonaccini - Abbiamo bisogno di vederci con le tante persone con cui ci siamo scritti e sentiti in queste settimane dentro il Pd e sul percorso costituente così come fuori. Abbiamo bisogno di confrontarci attorno a quella visione di futuro fatta di proposte concrete che vogliamo portare come nostro contributo a questo percorso, abbiamo bisogno di organizzarci e di costruire insieme una nuova strada che parta da noi, da voi, e che attraversi il Paese per cambiarlo».

Un’improvvisa accelerazione, dunque, che arriva proprio nel momento in cui la sinistra dem, ancora incerta sul fornire il proprio sostegno alla vice di Bonaccini, aveva fatto capire di poter puntare forte sul sindaco di Pesaro Matteo Ricci. «Delle piattaforme presentate quella di Ricci è quella che sento più vicina» aveva detto Bettini proprio davanti al sindaco di Pesaro in occasione dell’ultima presentazione di “A sinistra, da capo”.

Una dichiarazione che non era passata inosservata aveva trovato immediata sponda anche in Andrea Orlando, pronto ad esprimere il suo apprezzamento all’approccio di Ricci rivolto sai problemi reali dei cittadini e del Paese, a partire dal lavoro e dal salario minimo. Un modo per provare ad uscire dall’isolamento in cui si era ficcato nelle scorse settimane. L’ex ministro del Lavoro è stato tra i più critici sulle modalità con le quali si sta arrivando all’appuntamento congressuale e non ha per nulla gradito l’anticipazione della data delle primarie. Per un congresso realmente rifondativo, nell’interpretazione di Orlando e dei suoi, sarebbe stato necessario un tempo lungo in grado di far sviluppare in maniera adeguata il dibattito politico. E, ufficiosamente, dare la possibilità alla sinistra di arrivare ad una propria candidatura in grado di contrastare concretamente quella di Stefano Bonaccini che, al momento, parte con i favori del pronostico.

Ripiegare su Elly Schlein, negli ultimi giorni, era sembrata l’unica possibilità, anche se si sarebbe andati a convergere con le posizioni, ancora non pienamente chiarite, sia di Enrico Letta che di Dario Franceschini. Schlein, poi, sembra avere un profilo troppo fuori dagli schemi d’apparato per gli uomini della sinistra del Pd che, non a caso, hanno cercato di trovare l’asso vincente nel mazzo, coccolando l’ex ministro Vincenzo Amendola. Un profilo di livello che, però, fin dal primo istante ha posto tutta una serie di resistenze che non sembrano colmabili, ma sul quale la pressione rimane costante. Anche perché Amendola non soltanto potrebbe ricompattare la sinistra dem, ma raccogliere il via libera anche dei governatori del Sud Vincenzo De Luca e Michele Emiliano.

Ed allora ecco la mossa di Bettini che ha provato a sparigliare le carte lanciando Ricci. Il sindaco di Pesaro, in realtà, ha preso ancora un po’ di tempo, perché la sua idea originaria era quella di una corsa insieme ai primi cittadini e agli amministratori in ticket con il sindaco di Firenze Dario Nardella. L’effetto immediato raggiunto è stato quello di provocare non un rallentamento, così come qualcuno aveva ipotizzato, ma un’accelerazione di Schlein e dei suoi che sembrano pronti all’annuncio della candidatura alla segreteria.

Chi rimane ancora abbottonato, invece, è Dario Nardella, corteggiatissimo anche da Stefano Bonaccini, e ancora in perfetto equilibrio tra le varie fazioni. Al governatore dell’Emilia Romagna non rimane altro che restare alla finestra, in perfetta linea con il pragmatismo che caratterizza la sua linea fin dal momento della discesa in campo. Ha anticipato tutti nella decisione e poi ha ottenuto l’anticipazione della data del congresso. Ufficialmente si è schierato contro le correnti delle quali non ha chiesto l’appoggio, ma ha incassato l’ok di Lorenzo Guerini e Matteo Orfini. Adesso spera di potersi infilare nelle paturnie della sinistra dem e nelle indecisioni tra le varie candidature, sperando di convincere proprio Dario Nardella al quale il governatore dell’Emilia Romagna ha chiesto ufficialmente un incontro.

Un’eventuale proliferazione delle candidature del resto, magari con Schlein e Ricci in campo allo stesso tempo, non farebbe altro che favorire proprio il governatore dell’Emilia Romagna.