«Abbiamo trovato una controparte molto preparata. La Meloni, molto preparata. Abbiamo trovato molte aperture, da approfondire». Carlo Calenda descrive così la premier, al termine dell’ora e mezzo di confronto a Palazzo Chigi sulla Manovra. Un riconoscimento che ha un contraltare sul lato della maggioranza: «Se facessimo, una volta nella vita, una roba normale, se i partiti di governo, leggi Forza Italia, invece di sabotare Meloni, contribuissero a fare la manovra, e l’opposizione invece di andare in piazza presentasse provvedimenti migliorativi, forse sarebbe un Paese normale. Invece continuiamo a essere un Paese machiavellico di cui non ci capisce niente». Detto questo, il leader di Azione chiarisce che «non c’è stata alcuna richiesta, nessuna. E noi non l’avremmo accettata», quando si tratta di rispondere a chi vagheggia per il Terzo Polo un ruolo di "stampella" della maggioranza. «Abbiamo semplicemente detto che non faremo ostruzionismo - rivendica - per cercare di andare oltre i tempi previsti e mandare il Paese in esercizio provvisorio. E non lo avremmo fatto in ogni caso, anche senza questo incontro». «Abbiamo trovato un ascolto positivo del governo su come implementare meglio» alcune misure della manovra, spiega Calenda. La manovra «dovrebbe arrivare oggi in Parlamento. Così mi è parso di capire», aggiunge. «È stato un incontro molto positivo, nel merito - sottolinea - Abbiamo discusso molto nel dettaglio l’idea di fare un tetto nazionale al costo del gas e dell’elettricità invece del credito di imposta». «Ho mandato al Pd le nostra proposte perla contromanovra, le ho mandate a Letta e alla Meloni. Le ho mandate a Letta per fare qualcosa insieme. Non c’è stata nessuna risposta», precisa ancora il leader di Azione. «Loro hanno un modo di fare opposizione che non ci trova d’accordo: l’opposizione si fa nel merito delle questioni. Bisogna dire, se non si è d’accordo, qual è il modo alternativo altrimenti la politica diventa un gioco per bambini: dire no pregiudizialmente senza sapere perché si dice no - prosegue -. Non mi interessa migliorare il fronte dell’opposizione ma i provvedimenti, perché questo fa l’opposizione. Altrimenti l’opposizione la può fare anche un bambino: se ogni volta che c’è un provvedimento si dice vado in piazza, generico, perché non mi piace. Cosa proponi in alternativa? Non te lo scrive».

Incontro Calenda-Meloni, le reazioni

Chi nell'incontro legge molto di più di un confronto è il co-portavoce nazionale di Europa Verdee deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, per il quale «oggi Calenda e Meloni hanno costruito un’operazione politica che non è per nulla legata al confronto tra una forza di opposizione e la Presidente del Consiglio sulla manovra economica. Se Giorgia Meloni avesse voluto avere un confronto con la minoranza parlamentare sulla manovra, per rispetto istituzionale, avrebbe dovuto chiamare tutte le forze all’opposizione al confronto, cosa che non ha fatto». «Il leader del cosiddetto Terzo Polo è molto a suo agio con le proposte della destra guidata da Giorgia Meloni. E il richiamo che il leader di Azione fa a Forza Italia a non sabotare la stessa Meloni è la prova provata che c’è un tentativo in corso di Calenda di accreditarsi nella maggioranza di Governo, per essere utilizzato come strumento di deterrenza per rafforzare la Premier, che si trova dopo poche settimane già in una situazione di crisi all’interno della propria maggioranza». A replicare è anche Maurizio Gasparri, Forza Italia, per il quale Calenda tenta «di dare lezioncine con il solito tono da bambino viziato. Non tocca a lui dare delle pagelle ai gruppi di maggioranza. Forza Italia, che con Berlusconi ha fondato il centrodestra, condivide non solo il programma che ha contribuito a stilare, ma anche una legge di stabilità che va nella giusta direzione». «Ovviamente come in tutte le occasioni, il dibattito parlamentare - dice il senatore azzurro - rappresenta un momento per arricchire e migliorare la manovra economica. Ed è per questo che Forza Italia su temi rilevanti come le pensioni minime, l’assunzione dei giovani, le politiche della sicurezza avanzerà le sue proposte, con spirito costruttivo e proprio in coerenza con il programma di Forza Italia e della coalizione di centrodestra. Bene quindi un confronto tra maggioranza e opposizione, male la consueta supponenza del maestrino Calenda che pretende di giudicare gli altri. Giudichi se stesso e sia severo. I bambini viziati non vanno mai lontano».