Incontro oggi a Roma tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Il presidente francese e la neo presidente del Consiglio si sono visti in un hotel del centro. Un incontro informale, dunque. Di «incontro proficuo e cordiale ha parlato Meloni. «I due presidenti hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali», si legge in una nota di Palazzo Chigi. «È in quanto europei, paesi confinanti, per l'amicizia dei nostri popoli, che con l'Italia dobbiamo proseguire il lavoro intrapreso - ha scritto il presidente francese - Farcela insieme, con dialogo e ambizione, è ciò che dobbiamo ai giovani e ai nostri popoli: questo incontro va in questa direzione» Macron prima ha partecipato alla Conferenza per la pace della Comunità di Sant’Egidio con Sergio Mattarella, Matteo Zuppi e Andrea Riccardi. Il faccia a faccia era nell'aria, e la conferma è arrivata nel pomeriggio. Il vertice arriva in un momento decisivo per l'Unione europea, con la necessità di un tetto al prezzo del gas da istituire al più presto. O almeno questa è la linea da sempre portata avanti dal governo Draghi e che Giorgia Meloni è intenzionata a mantenere. Tant'è che ha deciso di nominare Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica nel governo Draghi, come consigliere a Palazzo Chigi. «Un ruolo - ha detto Cingolani - non retribuito e deciso assieme a Meloni e Draghi». Per l'ex ministro «occorre terminare il lavoro sul price cap, che è stato sì approvato, ma ora bisogna lavorare su termini e condizioni, e sul rigassificatore» Sembra ormai fatta anche per la nomina come consigliere diplomatico Francesco Maria Talò, rappresentante permanente dell’Italia alla NATO. E proprio di NATO, Ucraina, Russia e crisi del gas si parlerà oggi nel faccia a faccia tra i due presidenti. Per Macron domani sarà invece la volta della vista in Vaticano e del pranzo con Sergio Mattarella. Ieri l'inquilino dell'Eliseo si era definito «assolutamente pronto a lavorare con Meloni, dicendosi disponibile a un colloquio «che possa essere utile». La premier è ormai ufficialmente alla guida di palazzo Chigi e per avere un esecutivo nel pieno delle sue funzioni manca solo la fiducia di entrambe le Camere. «Si comincia, con molta emozione ma anche con la consapevolezza delle difficili sfide che ci attendono - ha scritto Meloni su twitter dopo il primo Cdm - Ora tocca a noi: siamo pronti».