Piena solidarietà dalla politica, dal premier, Mario Draghi, al presidente del Senato, Ignazio La Russa, e pieno appoggio dalla Federvolley che non vuole assolutamente perdere Paola Egonu, la giocatrice più rappresentativa della nazionale femminile soprattutto perché nel 2023 cè un titolo Europeo da difendere con un girone della prima fase che si svolgerà in Italia. Nata a Cittadella, nel Padovano, da genitori nigeriani, Paola Egonu ci è rimasta male, malissimo, per le cattiverie e i commenti circolati dopo la sconfitta in semifinale contro il Brasile. Si arrabbiata, si è sfogata, per quella frase ripetuta l'ennesima volta - "perché sei italiana?". Ha detto che non vuole più indossare la maglia azzurra, basta Nazionale, basta tutto questo stress, ma poi ha aggiunto che si vuole prendere una pausa per crescere ancora di più con la nuova società, la VakfBank di Istanbul, considerata la squadra più forte del mondo. Se Paola tornerà a vestire la maglia azzurra ora resta, ufficialmente, unincognita e non lo si saprà fino a gennaio quando. Draghi, come si legge in un tweet della presidenza del Consiglio dei Ministri, in una telefonata ha espresso «piena solidarietà alla campionessa di volley Paola Egonu», aggiungendo che «latleta azzurra è un orgoglio dello sport italiano e avrà future occasioni per vincere altri trofei indossando la maglia della Nazionale». Il caso Egonu era scoppiato a seguito di un video pubblicato sui social da un tifoso che si trovava a bordo campo dopo la conquista del bronzo iridato contro gli Stati Uniti. Nel video si vede Paola che, disperata e in lacrime, si sfoga con il suo agente Marco Raguzzoni. Parole pesanti per lamentarsi delle offese ricevute perché ritenuta responsabile della sconfitta contro il Brasile, ma soprattutto cattivi e vigliacchi commenti razzisti. «Mi fa molto male sentirmi dire che non merito questa maglia, la mia è stata una risposta alle critiche - ha detto Egonu nella mixed zone del palasport di Apeldoorn in Olanda -. Spero di ripensarci, di prendermi una pausa, riflettere, abbiamo ancora tanto da fare con questa Nazionale. Amo questa maglia e spero di indossarla ancora per lEuropeo, lOlimpiade e negli anni futuri». Obiettivi futuri che nel 2023 vedrà lItalia difendere il titolo europeo e centrare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il titolo mondiale non è arrivato - è stato vinto dalla Serbia - ma il bronzo è sicuramente un ottimo risultato. A confermare lattaccamento alla maglia azzurra della Egonu è stato il presidente federale, Giuseppe Manfredi: «Ora ci calmiamo tutti, la prossima convocazione è ad aprile 2023 e non ho motivo di pensare che lei (Egonu, ndr) non ci sarà: la pallavolo propone integrazione piena, altro che razzismo». Lallenatore Davide Mazzanti ha un contratto fino a dopo i Giochi di Parigi ma non è escluso un cambiamento che dovrà, comunque, essere valutato da uno dei prossimi consigli federali.