Il primo giorno in Parlamento di Aboubakar Soumahoro è di quelli memorabili, l'ex bracciante e  sindacalista  si è infatti presentato in Aula indossando i suoi stivali da lavoro sporchi di terra e fango. "Vado in Parlamento indossando questi miei stivali che ho sempre portato per lottare nei bassifondi dell’umanità", ha infatti scritto Aboubakar Soumahoro. "Porto questi stivali in ricordo delle tante e dei tanti compagni che non sono sopravvissuti a questa nostra lotta (come Soumaila Sacko, Joof Yusupha, Fallaye Dabo) e in memoria delle tante lavoratrici e lavoratori morti di lavoro (come Paola Clemente, Luana D'Orazio, Giuliano De Seta, Lorenzo Parelli).Indosso questi stivali in onore di chi oggi fa fatica ad arrivare a fine mese e di chi viene discriminato. Questi stivali sono il simbolo delle sofferenze e della speranza del Paese Reale che entra oggi con me in Parlamento per legiferare. Questo nuovo percorso da Deputato ha senso solo se è un cammino condiviso da chi, come me, sa cosa significa essere discriminato, patire la fame o avere le scarpe sporche del fango e del sudore del lavoro precario e sottopagato. La nostra postura sarà sempre con i piedi saldi nel fango della realtà e lo spirito rivolto verso il cielo della speranza", conclude Aboubakar Soumahoro. E paradossalmente proprio il fango di quegli stivali può dare nuova luce, nuovo splendore a un Parlamento che sembra aver perso il senso della sua missione. LEGGI ANCHE : Abou Soumahoro come Di Vittorio: quando i “cafoni” sfidano la schiavitù