Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «siamo sull'orlo di un disastro nucleare». L'ha detto in collegamento con il vertice dell'Europa allargata in corso a Praga. «Tutti noi siamo sull'orlo di un disastro nucleare a causa della cattura della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe», ha detto Zelensky. «La Russia ha portato la guerra nella nostra terra, nella parte ucraina dell'Europa», ha aggiunto. Per poi specificare che «solo grazie al fatto che il popolo ucraino ha fermato l'invasione della Russia, quest'ultima non può ancora portare la stessa guerra in altre parti d'Europa». Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha rivelato che potrebbe presto incontrare il presidente russo Vladimir Putin in occasione del summit della Piattaforma dei Paesi Asiatici. Sarebbe il quarto incontro tra i leader di Russia e Turchia negli ultimi 4 mesi e i due hanno avuto oggi un colloquio telefonico di cui Erdogan ha rivelato il contenuto. «Credo che in questa fase sarebbe bene dialogassimo anche ogni 3-4 giorni - ha detto - Abbiamo parlato della possibilità di un incontro nel summit della Piattaforma dei Paesi Asiatici». Per Erdogan «è possibile che Putin vi prenda parte e in quel caso ci incontreremo e parleremo sopratutto del conflitto in Ucraina». Al tempo stesso prosegue il dialogo tra Turchia e Ucraina, mentre una polemica si è aperta dopo il Nobel per la Pace. Con la decisione di oggi, «alla fine si è screditato» il Premio Nobel per la pace, che «ha cessato di essere un premio significativo», dicono dal Cremlino. Per il regime bielorusso invece «Alfred Nobel si sta rivoltando nella tomba», ma anche a Kiev non sono contenti. «Né organizzazioni russe né bielorusse sono state in grado di organizzare la resistenza alla guerra - ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky - Il Nobel di quest'anno è "fantastico"».