Nessuna intenzione di lasciare il campo libero e farsi da parte. Al contrario, nonostante il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento fissata al 3% per pochissimi voti che, se confermato, ne decreterebbe l’esclusione dal Parlamento - da qui l’annuncio della richiesta di un riconteggio delle schede - +Europa «va avanti, anzi è in campo più di prima» e farà «un’opposizione netta, rigorosa e senza sconti». Lo scandisce il segretario Benedetto Della Vedova, in conferenza stampa assieme a Riccardo Magi e Emma Bonino (collegata in video). «La nostra sarà un’opposizione netta e rigorosa, senza sconti e senza farci alcuna illusione sulla moderazione da parte della destra di Salvini e Meloni. Non ci aspettiamo niente di diverso rispetto a quello che hanno predicato e propagandato in questi anni». Che Fratelli d'Italia e le altre forze della coalizione abbiano vinto e che abbaino la «maggioranza in Parlamento è inequivocabile. Ha vinto una destra che è rimasta compatta». E qui per Della Vedova non ci sono dubbi su chi ha consentito questa vittoria: «Se hanno una maggioranza confortevole al Senato è anche perché seggi come quello di Bonino sono andati alla destra in conseguenza della scelta di Calenda e Renzi di uscire dal patto sottoscritto» con il centrosinistra «e andare da soli». Calenda «ha regalato il collegio senatoriale della sua Roma a quella che ha lui stesso definito la peggiore destra europea e lo ha fatto per una prova di forza con una candidatura che ha favorito la destra, una candidatura che non ha mai avuto una chance», osserva Magi. «A chi si dispiace del risultato dico che è un po' tardi e un po' ipocrita, perché si sapeva già prima», incalza Bonino. Quanto al lavoro che attende Più Europa, spiega ancora Della Vedova, «faremo opposizione e il nostro compito sarà quello di spingere il governo a non venir meno agli impegni assunti in Europa dal governo Draghi in tema di maggior integrazione europea, di libertà economiche, e che si prosegua sulla vendita di Ita, si vada avanti sulla legge sulla concorrenza. Ci batteremo perché si vada avanti e non si torni indietro. Da questo punto di vista Più Europa è in campo più di prima», assicura Della Vedova, che annuncia: «Chiederemo una verifica sui risultati» elettorali ottenuti da Più Europa, «perché il margine di errore è infinitesimale». «Il risultato da un punto di vista politico è un risultato che ha dello straordinario. Il problema è che ci siamo fermati a un 2.95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia (5-600mila) di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti». «Chiederemo il riconteggio dei voti per restituire valore al voto di tantissimi cittadini», sottolinea Magi. «La richiesta di riconteggio è necessaria e dovuta», osserva Bonino, che dedica «tutto quello che abbiamo fatto a Gianfranco Spadaccia», scomparso ieri. «Mancano circa 15mila voti al raggiungimento del quorum» del 3%, non so se ci sia statisticamente un quorum non raggiutno per lo 0,05%, è un inedito», insiste Della Vedova.