«Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa. Partito Democratico e Azione/+Europa siglano questo patto perchè considerano un dovere costruire una proposta vincente di governo fondata sui seguenti punti». Questa la premessa dell’accordo firmato da Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova.

Accordo Pd e Azione: i termini dell'intesa

Nessun leader o segretario sarà candidato nei collegi uninominali. «Tutti hanno fatto un passo indietro». Spiegano fonti dem al termine dell’incontro tra Enrico Letta Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova. Tutti e tre non correranno nell’uninominale così come i leader delle altre forze della colazione ovvero a Luigi Di Maio, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli «Le parti si impegnano a non candidare personalità che possano risultare divisive per i rispettivi elettorati nei collegi uninominali, per aumentare le possibilità di vittoria dell`alleanza. Conseguentemente, nei collegi uninominali non saranno candidati i leader delle forze politiche che costituiranno l'alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell`ultima legislatura), gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell`ultima legislatura)».

Accordo Pd e Azione, parla Enrico Letta

«Un passo importante, era un dovere superare gli ostacoli e trovare un’intesa che ci consentisse di trovare una proposta che sia vincente, convincente e alternativa a queste destre». Così Enrico Letta dopo l’accordo con Azione di Calenda. Questo passo rende queste elezioni «contendibili», afferma il segretario dem. «Per quanto riguarda le conseguenze del mutato scenario internazionali in ambito energetico, PD e Azione/+Europa si impegnano a mettere in campo le politiche pubbliche più idonee per garantire l’autonomia del Paese attraverso un’intensificazione degli investimenti in energie rinnovabili, il rafforzamento della diversificazione degli approvvigionamenti per ridurre la dipendenza dal gas russo, la realizzazione di impianti di rigassificazione nel quadro di una strategia nazionale di transizione ecologica virtuosa e sostenibile» si legge nel documento politico firmato da Pd e Azione.

Accordo Pd e Azione, il commento di Calenda (anche su Renzi)

«Siamo solidi, siamo compatti, andiamo a vincere le elezioni. Niente è già scritto, normalmente chi pensa di avere la vittoria in tasca va a casa. Da oggi ogni discussione e polemica è finita, finisce il prepartita e inizia la partita che vinciamo». Così il leader di Azione, Carlo Calenda, al termine dell’incontro con il segretario del Pd, Enrico Letta, e il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova. «Porte aperte a tutti. Io ci ho pensato molto» se fare l’accordo con il Pd, «perchè è evidente che una rottura in questa fase della storia paga quasi sempre dal punto di vista dei numeri, ma uno fa politica non solo per i numeri ma per migliorare il paese e questa scelta per me è totalmente condivisibile. Mai messi veti sulla coalizione». Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda, rispondendo a una domanda su Matteo Renzi, che spingeva affinché si desse vita al terzo.