Onorevole Fassina, pensa che il decreto aiuti approvato dal governo sarà sufficiente a tamponare l’attuale crisi economica ed energetica?

Il decreto è un altro intervento di soccorso a famiglie e imprese. Quattordici miliardi sono una quantità molto rilevante e abbiamo apprezzato in particolare l’innalzamento del contributo straordinario sugli extra profitti. Che raccoglie anche l’odg di Leu provato alla Camera qualche settimana fa. Dopodiché, occorre dire che la sofferenza economica di milioni di famiglie e piccole e micro imprese è tale per cui nonostante la rilevanza del decreto, che si aggiunge a quelli dei mesi scorsi, sono necessari ulteriori e urgenti interventi.

Cioè uno scostamento di bilancio?

Innanzitutto sottolineo che soltanto sei dei 14 miliardi derivano dall’extraprofitto, gli altri otto sono in deficit. Il punto è che bisogna andare avanti nel prelievo di extraprofitti, estendendo anche l’ambito di applicazione del contributo straordinario, perché in questi ultimi due anni non solo il settore energia ha generato extraprofitti. Secondo: prima di parlare di scostamento di bilancio occorre mettere un tetto al prezzo del gas. Ieri il ministro Cingolani non mi ha convinto nella sua valutazione di inapplicabilità della soluzione spagnola e portoghese in Italia per il tetto al prezzo del gas. Auspichiamo che l’Ue possa intervenire perché non possiamo più aspettare.

Nel decreto si parla anche del termovalorizzatore di Roma, sul quale è arrivato il no dei Cinque Stelle. Qual è il suo punto di vista?

Dobbiamo portare avanti la transizione energetica e non tornare indietro. Occorre investire sulla raccolta differenziata e sugli impianti di recupero dei materiali. Quindi ritengo che l’investimento sul termovalorizzatore ci porti fuori strada.

Su ambiente, questione sociale e sul pacifismo sembra che Conte stia scavalcando Letta a sinistra. Questo creerà problemi alla coalizione?

No, perché ritengo che vi siano domande che meritano di essere raccolte, da quelle sulla giustizia sociale a quelle ambientali, fino a quelle per la pace. Il M5S non può essere una controfigura del Pd. Ha riferimenti sociali diversi ed è naturale e ritengo anche utile che coltivi gli interessi diversi che rappresenta.

Crede si arriverà a un embargo su petrolio e gas russi?

A me pare che vi sia la necessità di mettere fine alla guerra prima del tempo che servirebbe per interrompere le forniture di petrolio e gas. Mi sembra che la Nato abbia ridefinito l’obiettivo del sostegno all’Ucraina, dalla difesa di Kiev si è scivolati al regime change a Mosca. E questo vuol dire prolungare la guerra e puntare all’impantanamento di Putin con conseguenze disastrose per il popolo ucraino ma anche per lavoratori e lavoratrici europei e per i popoli che vivono del grano importato da Russia e Ucraina. Serve un salto di qualità politico- diplomatico.

In che modo?

È necessario che l’Unione europea scenda in campo per difendere l’obiettivo della difesa della sovranità di Kiev, così da arrivare a un compromesso accettabile per l’Ucraina. In caso contrario, la situazione rischia di sfuggire di mano con conseguenze economiche pesantissime e risvolti drammatici sul versante militare.