«Da gennaio il carcere sarà la mia priorità. Lho già detto ai membri della Commissione sullinnovazione penitenziaria qualche giorno fa». Parola di Marta Cartabia, che nei giorni prima di Natale ha ricevuto dalla Commissione per linnovazione del sistema penitenziario la relazione finale predisposta al termine dei lavori che si sono tenuti, come previsto, nellultimo trimestre del 2021. «Anzitutto dovrò valutare le proposte contenute nella relazione che la Commissione mi ha consegnato e, sulla base di esse, elaborare con il Dap un piano di azione da proporre su tutto il territorio. Il carcere ha sterminati bisogni: il mio obiettivo è introdurre cambiamenti molto concreti, che incidano anzitutto livello amministrativo allo scopo di migliorare la vita quotidiana di chi vive e lavora in carcere», ha spiegato la ministra della Giustizia. Così come avvenuto per le altre commissioni ministeriali ora la guardasigilli farà le sue valutazioni rispetto alle proposte di intervento avanzate. Istituita con decreto ministeriale del 13 settembre 2021 e presieduta da Marco Ruotolo, ordinario di Diritto costituzionale nellUniversità Roma tre, la Commissione aveva avuto il compito di individuare possibili interventi concreti per migliorare la qualità della vita allinterno degli istituti penitenziari, perché sia sempre più conforme ai principi costituzionali e agli standard internazionali. Le proposte della Commissione si sono concretizzate, oltre che in ipotesi di modifiche, in forma di articolato, anche in 8 linee guida per la rimodulazione dei programmi di formazione del personale e 35 azioni amministrative da applicare perché producano, come richiesto, consistenti miglioramenti della vita penitenziaria durante lesecuzione penale.