(Adnkronos) - Sono in gioco questioni quali “la libertà, la dignità delle persone, la dimensione della riservatezza”, di fronte all’”egemonia di pochi colossi dell’impresa digitale -nuovi poteri svincolati da ogni osservanza di norme derivante dall’appartenenza a ordinamenti sovrani-” che “assume una pervasività sin qui sconosciuta”. Basti pensare ai “social media, al futuro dell’informatica quantistica, passando per il cruciale settore dell’intelligenza artificiale”, fattori che “stanno, ogni giorno, in maniera recondita, condizionando e modificando i comportamenti della nostra vita”. Per Mattarella allora “gli strumenti per guidare in modo positivo l’evoluzione digitale, a servizio delle persone, consistono nell’applicazione puntuale dei principi sui quali si basa l’esperienza liberal-democratica, costruita a caro prezzo da tanti popoli. Non esistono ‘non luoghi’: si tratta comunque di spazi, sia pure virtuali, in cui interagiscono persone e si registrano attività umane; e anche la dimensione digitale deve rispettare principi e regole frutto delle conquiste democratiche. I principi sono sempre quelli contenuti ed espressi nella Carte costituzionali delle democrazie”.