La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha inviato «un messaggio di ringraziamento e di vicinanza» a tutti i direttori degli istituti penitenziari, ai magistrati e al personale degli uffici giudiziari in occasione delle festività natalizie, riconoscendo il «delicato ruolo» che sono chiamati a svolgere, «tanto più in una fase complessa che richiede la soluzione di molti problemi legati anche alla pandemia». «Il mio è un messaggio di vicinanza, oltre che di riconoscenza, nella convinzione di poter percorrere al vostro fianco un percorso di rinnovamento che giovi all’intera comunità penitenziaria», ha spiegato la ministra, aggiungendo che «proprio qualche giorno fa si sono conclusi i lavori di una Commissione a cui ho chiesto di lavorare per elaborare proposte per il miglioramento della vita quotidiana in carcere. Proposte concrete - ha rimarcato Cartabia - nate dall’esperienza di chi vive il carcere ogni giorno e ispirate ai valori costituzionali, che sempre dobbiamo tenere nel nostro sguardo, ogni mattina in cui ricominciamo il nostro lavoro varcando le soglie dei cancelli di detenzione». La ministra aveva ribadito il suo impegno per risolvere l’emergenza carcere qualche giorno fa in occasione di un incontro con Rita Bernardini, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Caino e storica militante radicale nel 19esimo giorno dello sciopero della fame. La guardasigilli conta molto sul lavoro della Commissione da lei istituita per migliorare le condizioni nelle carceri, commissione capeggiata da Marco Ruotolo, professore ordinario di Diritto Costituzionale. «Mi ha chiesto di sospendere lo sciopero della fame per le feste natalizie - ha spiegato Bernardini - e mi ha autorizzato di rendere pubblico questo suo auspicio.Vedremo. Spes contra spem».