Il coordinatore nazionale di Forza Italia torna a spingere la candidatura di Silvio Berlusconi al Colle, premettendo che «un presidente di area del centrodestra sarebbe perfetto». Antonio Tajani spiega al Corriere della Sera che l'ex premier «ha meriti e record che in pochi possono vantare». E li elenca: «È obiettivamente un capitano di industria, un grande uomo di sport che ha vinto tutto, è l'uomo che ha governato più a lungo il nostro Paese, che è stato più votato». Mentre «a sinistra non vedo un candidato vero», dice Tajani, che tende comunque la mano a sinistra: «Parliamone e confrontiamoci». «Il presidente si elegge con il massimo del consenso», e dunque, «tutti devono parlare con tutti». Il prossimo capo dello Stato, per Tajani, deve essere «un politico di spessore, che ha preso voti, che ha governato» e non un tecnico, perché «se mettiamo solo tecnici la politica continua ad abdicare al proprio ruolo». Dunque un politico, che garantisca però tutti, «perché ogni presidente si spoglia un attimo dopo l'elezione dell'abito di appartenenza e diventa garante della Repubblica», prosegue il coordinatore azzurro. Draghi? Meglio se resta a Palazzo Chigi, dice il forzista, «per garantire l'unità nazionale in questa fase, non abbiamo ancora sconfitto il Covid». «L'accoppiata Berlusconi-Draghi a livello nazionale e internazionale - sottolinea - sarebbe certamente positiva per il Paese».