«Io non so chi consiglia Berlusconi ma credo che debba rappresentare la cultura del centrodestra che ha rappresentato per 22 anni. Se diventa qualche cosa di diverso diventa difficile votarlo per chi sta nel centrodestra. Acquistando qualche simpatia grillina ne perde qualcuna nel centrodestra». Lo ha affermato il leader di Coraggio Italia e presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, esprimendo un parere sul disgelo nei rapporti tra Berlusconi e i 5Stelle, nel corso della trasmissione "Restart 264" su Cusano Italia Tv. «Non vorrei trovarmi un Berlusconi - aggiunge Toti commentando il giudizio positivo dato dal presidente di Fi sul Rdc, caposaldo della politica grillina di governo - che elogia la cancellazione della prescrizione o la spazzacorrotti, perché francamente diventerebbe complicato per chi come me, tanti come me nel centrodestra che lo hanno seguito per vent’anni su una via garantista. Allargare il dialogo credo che sia giusto. Politiche trasformistiche di campagna elettorale per il Colle non credo che producano grandi risultati». «Il presidente Draghi - conclude Toti - che resta ancora oggi, a mio modo di vedere, il primo quirinabile del Paese anche perché sarebbe francamente difficile per le forze politiche che lo appoggiano al governo non votarlo per quella carica. Magari insieme a un patto per le riforme istituzionali, per la conclusione della legislatura, perché il governo vada avanti. Insomma tutte cose che dal Colle Draghi può tranquillamente influenzare nel suo ruolo di arbitro della politica italiana».