Polizia e carabinieri hanno respinto fino a piazza della Borsa i partecipanti al corteo del Coordinamento no green pass di Trieste che stavano cercando di entrare in piazza Unità, transennata e presidiata dalle stesse forze dell’ordine dopo la decisione del prefetto di chiudere la piazza fino al 31 dicembre. Alcuni manifestanti si sono seduti a terra, uno di loro parlando al megafono sta chiedendo «il rispetto della Costituzione, in nome della libertà. Chiedo al prefetto che venga qui e spieghi perché ha applicato questo decreto, chiedo al sindaco Dipiazza di annullare quest’ordinanza sperimentale». Tra i manifestanti assente - almeno alla partenza - il portuale Stefano Puzzer anima del Coordinamento, ma presente il consigliere comunale Ugo Rossi rappresentante e portavoce del gruppo 3V no vax. Megafono in mano gli organizzatori sollecitano tutti a rispettare le regole. «Siamo consapevoli - afferma un addetto al servizio d’ordine e controllo - dei rischi collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci» appellandosi «alla responsabilità e al buon senso» dei partecipanti «al di là delle imposizioni». Mentre a questura ha fatto sapere in una nota che se non verranno rispettate le prescrizioni non è escluso l’arresto. «Il corteo organizzato dal Coordinamento No green pass Trieste che si terrà oggi pomeriggio nel centro cittadino dovrà svolgersi in osservanza delle prescrizioni emesse dal Questore di Trieste, in attuazione delle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica - si legge nella nota - Il provvedimento, adottato ai sensi dell’art. 18 del TULPS, prevede che la manifestazione debba tenersi dalle 15.00 alle 18.00 secondo il seguente itinerario: Piazza della Libertà, Corso Cavour, Riva 3 Novembre, via Mazzini, Piazza Goldoni, via G. Carducci, Piazza Oberdan, Piazza Dalmazia, via Ghega, Piazza della Libertà. Inoltre, in attuazione dell’ordinanza del sindaco di Trieste emessa in data odierna, agli organizzatori della manifestazione è stato prescritto di adottare le opportune misure finalizzate a garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e l’uso della mascherina dei partecipanti, attraverso la presenza di specifico personale addetto al controllo. Nel caso in cui non siano rispettate tutte le prescrizioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, verranno valutate le singole posizioni degli organizzatori e dei manifestanti in relazione alla previsione dell’art. 18 comma 5 del Tulps (I contravventori al divieto o alla prescrizione dell’Autorità sono puniti con l’arresto fino a un anno e con l’ammenda da euro 206 a euro 413. Non è punibile chi, prima dell’ingiunzione dell’Autorità o per obbedire ad essa, si ritira dalla riunione)». Tensione anche a Milano Sono in quattro mila i manifestanti scesi in strada a Milano per il 16esimo corteo del sabato contro il Green pass, secondo quanto riferisce la questura. Dopo essere stati fermati in via Beatrice d’Este da un cordone di sicurezza di Polizia e Carabinieri, lo spezzone più numeroso della protesta che ha deviato dal percorso imposto dalla questura, ha aggirato il blocco passando da vie laterali per poi fare marcia indietro verso la direzione prescritta da via Fatebenefratelli. Un gruppo di 700 persone ha invece proseguito lungo l’itinerario previsto e si trova ora in piazza 5 giornate.