Fino a fine anno niente manifestazioni a Trieste e sanzioni per chi manifesta senza rispettare lobbligo del distanziamento e della mascherina. Lo ha annunciato il prefetto Valerio Valenti, nel corso della conferenza stampa con il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza sulla situazione covid in regione. Occorre «contemperare il diritto a manifestare con il diritto a salute», entrambi garantiti dalla Costituzione, ha detto il prefetto. Che aggiunge: «Ma, almeno per me prevale il diritto alla salute, che è un bene primario» e per questo «ci si accinge a individuare forme attraverso cui comprimere e condizionare il diritto a manifestare». «Unoperazione difficile», ha detto Valente, perché «non si tratta di scegliere tra manifestazioni in forma in statica o dinamica» visto che «il rischio contagio è assolutamente lo stesso», ma di «adottare provvedimenti che anticipino, con riferimento a cortei e sit in misure come lobbligo di distanziamento e mascherina». «In queste ore - ha aggiunto - stiamo ragionando per individuare attraverso unordinanza sindacale a carico degli organizzatori sanzioni gravose in caso di manifestazioni senza mascherina». Come spiega il responsabile del gruppo di lavoro del Friuli Venezia Giulia sullemergenza covid, Fabio Barbone, nellultima settimana «in provincia di Trieste sono 801 i nuovi casi, si tratta del raddoppio di casi rispetto alla settimana precedente. Purtroppo - spiega- il dato di questa mattina mostra che ad oggi si è verificato il superamento della prima soglia del 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva. Questi dati ci fanno tornare indietro alla primavera 2021 e allautunno 2020». «Laumento dei nuovi casi a Trieste è esponenziale e ci preoccupa molto perché sale molto velocemente e scende molto lentamente», aggiunge. «Sono 93 le persone contagiate che sono risultate partecipanti a manifestazioni no green pass - spiega Barbone - secondo le autodichiarazioni di persone sottoposte a tampone che hanno dichiarato di aver partecipato alle manifestazioni. In alcuni casi si tratta di persone che per obbligo di lavoro hanno dovuto seguire queste manifestazioni». Si tratta «per lo più di persone non vaccinate che non usavano mascherine né operavano il distanziamento e che per ore sono state a contatto con le persone con cui erano gomito a gomito».