Il provvedimento ha una grande importanza per un migliore, e più efficace, funzionamento del sistema giustizia, per il mondo del lavoro, per le lavoratrici ed i lavoratori, per le imprese. A dirlo è  Tatiana Biagioni, presidente di Agi, Avvocati Giuslavoristi Italiani, dopo il primo via libera del Senato con 201 sì e 30 contrari alla riforma del processo civile, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Il testo, approvato in prima lettura, passa alla Camera. Lestensione della negoziazione assistita alle avvocate e agli avvocati specialisti - aggiunge Bagioni - è uno snodo importante per il Paese. Nella prospettiva di una fase complessa sul piano occupazionale, in attesa  dellauspicato consolidamento della ripresa economica e produttiva, infatti è possibile nei prossimi mesi un incremento del contenzioso, la cui trattazione sarà ostacolata anche dallaccumulo di pendenze nellanno scorso. Appare pertanto particolarmente utile la negoziazione stragiudiziale delle controversie di lavoro (non solo in chiave deflattiva, ma proprio nel comune interesse delle parti di conseguire certezze in tempi brevi). Consentire ai datori di lavoro e ai lavoratori, assistiti dai rispettivi avvocati, di negoziare validi accordi transattivi significa promuovere modalità alternative di composizione delle controversie in maniera assolutamente tutelante per entrambe le parti, oltre che alleggerire i Tribunali riducendo i tempi di giustizia. La funzionalità e rapidità delle soluzioni alternative alla giustizia ordinaria riduce linasprimento dei conflitti, la cui valenza trascende i casi singoli e appare particolarmente auspicabile in questo periodo di difficoltà e potenziale crescita delle tensioni sociali. È bene anche ricordare sulla negoziazione assistita lavvocatura è unita - conclude Biagioni - con mozioni approvate allunanimità dai Congressi nazionali forensi di Rimini 2016 e di Catania 2018, fatte proprie sia dal Consiglio Nazionale Forense sia dallOrganismo Congressuale Forense. Ma anche lAssociazione Nazionale Magistrati si è a sua volta espressa ripetutamente a favore dellestensione. Quindi il voto di oggi viene da un consenso ampio, come dimostra anche il dibattito in commissione. Ora attendiamo fiduciosi che anche la Camera dei Deputati confermi questo voto.