Almeno quattro palestinesi sono rimasti uccisi in uno scontro con le forze israeliane durante un’operazione per portare a termine un arresto a tarda notte nella Cisgiordania occupata. Lo hanno riferito funzionari sanitari palestinesi. L’episodio si è verificato a Jenin, una città nel nord della Cisgiordania, dove la tensione è alta da quando un uomo è stato ucciso in uno scontro con Israele all’inizio di questo mese.

Quattro morti e un ferito in Cisgiordania

La polizia paramilitare di frontiera israeliana ha riferito che gli agenti stavano tentando di arrestare un sospetto quando «sono finiti sotto fuoco pesante da distanza ravvicinata» arrivato da un certo numero di uomini armati. Le forze israeliane, hanno riferito, hanno risposto al fuoco e nessuno dei suoi ufficiali è rimasto ferito. L’agenzia di stampa ufficiale palestinese, Wafa, ha riferito che quattro uomini sono stati uccisi dal fuoco israeliano e un quinto è rimasto gravemente ferito. Da alcuni video amatoriali emerge mostrare un intenso scambio di colpi di arma da fuoco nelle strade di Jenin. L’alto funzionario palestinese Hussein Al Sheikh ha accusato Israele di «un crimine efferato» e ha twittato che «la comunità internazionale dovrebbe vergognarsi del suo silenzio» su quanto successo e «della sua incapacità di fornire protezione al popolo palestinese da questa oppressione».

Violenza in aumento

La Cisgiordania ha registrato un aumento della violenza negli ultimi mesi, con decine di palestinesi uccisi dal fuoco israeliano nelle ultime settimane, compresi bambini e manifestanti. Il conflitto con Israele a maggio nella Striscia di Gaza e la recente creazione di un avamposto di insediamento in Cisgiordania hanno contribuito alle tensioni. La scorsa settimana, il capo militare israeliano ha esortato le truppe ad «agire con discrezione» alla luce della complessità della situazione. (Lapresse)