«Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste parole Sergio Iapino dà il triste annuncio della scomparsa di Raffaella Carrà, unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. La grande artista si è spenta alle ore 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che lha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino allultimo non lha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. Lennesimo gesto damore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso laffetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei. Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli - diceva sempre lei - ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad "Amore", il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore. Raffaella Carrà, allanagrafe Raffaella Pelloni, nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Debutta artisticamente nel cinema negli anni Sessanta, ma è dalla televisione che otterrà la grande popolarità. Protagonista e conduttrice di numerosi spettacoli di successo, affianca alle partecipazioni televisive la realizzazione di canzoni di notevole riscontro commerciale, soprattutto sigle di trasmissioni TV e brani presentati in programmi televisivi. Nella stagione 1969-1970 arriva il successo televisivo, nello spettacolo Io, Agata e tu (con Nino Taranto e Nino Ferrer), in cui Carrà lanciava un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna. Nellautunno dello stesso anno è al fianco di Corrado in Canzonissima, dove dà scandalo per lombelico scoperto mostrato nella sigla dapertura Ma che musica maestro!, che raggiunge le vette delle classifiche, vendendo 200 000 copie. Gli indici di gradimento e di ascolto toccano livelli inaspettati, consacrando Raffaella come la nuova stella dello spettacolo italiano. Visti i soddisfacenti esiti dellanno precedente, la Rai decide di riconfermare la stessa coppia di conduttori anche per la nuova edizione del programma. Infatti nel 1971 è di nuovo a Canzonissima, dove vede entrare in classifica tre singoli: la sigla Chissà se va, Maga Maghella (destinata al pubblico infantile) e il celebre Tuca tuca, con annesso balletto. Questultimo dalla terza puntata del programma viene censurato dalla Rai per via della coreografia giudicata troppo audace e provocatoria. Solo dopo lesibizione insieme con Alberto Sordi, il ballo supera le censure e le polemiche iniziali, diventando un autentico fenomeno popolare. È dello stesso anno il primo album pubblicato dalla cantante, Raffaella, uscito sullonda del grande successo di Canzonissima 1970 e di quello personale della vedette. Contiene Ma che musica maestro, sigla del programma. Sullonda del grande successo della trasmissione, pubblica lalbum Milleluci, composto prevalentemente da cover. Nello stesso anno presenta la sua terza Canzonissima. Pubblica lalbum Felicità tà tà, contenente oltre al brano omonimo, sigla della sua terza Canzonissima, uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. Lalbum riscuote un ottimo successo in Italia, dove si aggiudica il disco di platino, e buoni riscontri anche allestero. Tra il 1975 e il 1980 si fa conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni porta TVE a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de...), grazie alla quale diventa popolare presso il pubblico iberico. Dopo il periodo passato alla Fininvest, dai primi di gennaio del 1990, Raffaella Carrà ritorna in Rai. Il suo nuovo show si intitola Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica... E saranno famosi, programma in onda il venerdì in prima serata e il sabato e la domenica dalle 12:00. Nel giugno del 1990, con Gigi Sabani, è la conduttrice di Cuando Calienta el sol, programma televisivo in due puntate in onda dallItalia e dalla Spagna. Assieme a Johnny Dorelli, nel 1991, conduce il varietà del sabato sera di Raiuno, Fantastico 12, che ospita Roberto Benigni che simula un amplesso con la conduttrice. Alla fine del 1995 torna su Rai 1 con Carramba! Che sorpresa. Il programma, inventato insieme a Sergio Japino e Brando Giordani, che fa incontrare in diretta persone che non si vedevano da decenni, è un successo enorme, tanto da meritarsi un neologismo sulla Treccani, la Carrambatà. Nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini, presenta la 51^ edizione del Festival di Sanremo. Nel 2004 condusse il programma Sogni, nel quale, rivisitando Carramba! Che sorpresa, si concentra sulla possibilità di realizzare i sogni degli italiani e nel 2006 Amore, replica di un esperimento riuscito in TVE (Contigo), dedicato alle adozioni a distanza. A febbraio 2013 diventa uno dei coach, insieme a Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante, nel programma The Voice of Italy, talent show musicale di Rai 2, condotto da Fabio Troiano e Carolina Di Domenico. Nella stagione televisiva 2014-2015 tornò su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato Forte forte forte, che riprendeva il titolo di una delle canzoni più note della stessa Carrà, (anche questa remixata da Bob Sinclar), andato in onda in prima serata ogni venerdì dal 16 gennaio al 13 marzo 2015. Il 30 novembre 2018 è uscito lalbum natalizio Ogni volta che è Natale, che rappresentava il grande ritorno discografico dellartista a distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio (Replay - The Album) e il ritorno sulla scena televisiva dopo due anni di assenza, come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa e da Carlo Conti a Un Natale dOro Zecchino.