Un «incontro urgente» con il ministro della Giustizia: a chiederlo, con un documento approvato allunanimità durante la riunione di oggi, è il comitato direttivo centrale dellAssociazione nazionale magistrati, manifestando «profonda preoccupazione per levoluzione dellemergenza pandemica e per il suo devastante impatto anche sulla giurisdizione». Il sindacato delle toghe, nel suo documento, «rivendica il diritto-dovere di fornire il suo qualificato, e disinteressato, contributo di ordine tecnico, frutto dellesperienza e dellimpegno quotidiano delle migliaia di magistrati suoi aderenti, sugli interventi legislativi adottati, in modo da consentire ogni più adeguato approfondimento in ordine alla loro portata, praticabilità ed effetti, nonché in ordine alla congruenza rispetto alle esigenze in gioco: assicurare la funzionalità del sistema giustizia e contenere al contempo il rischio di contagio». LAnm, quindi, evidenziando che «lemergenza ha purtroppo assunto una dimensione anche temporalmente estesa», sollecita «discipline organiche e territorialmente omogenee, capaci di regolamentare questa fase con la consapevolezza della sua straordinaria complessità, che esige interventi sul processo, sullorganizzazione e sui mezzi, se si vuole che la funzione giurisdizionale, essenziale per la vita dei cittadini, sia assicurata senza trascurare la tutela dei beni primari della sicurezza e della salute di chi quotidianamente opera nei Palazzi di Giustizia». Su questo lAnm, infine, «manifesta la propria disponibilità al dialogo con lavvocatura e le rappresentanze del personale amministrativo».