«Per quanto comprenda che l’agone politico sia più ampio di quello privato, e che talvolta vengano usate parole che non si dovrebbero usare, mi indigna leggere post come quello dell’avvocata Cinzia Capano, ex parlamentare del Pd, attualmente nel Consiglio d’amministrazione della Banca Popolare di Bari, nome segnalato dal presidente della Regione Michele Emiliano». Lo scrive su facebook il senatore Gianmauro Dell’Olio (M5S), componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, a proposito di un post con il quale Capano, polemizzando con la ministra dell’Istruzione sulla situazione delle scuole in Puglia, l’ha chiamata «Cazzolina». «Che un’avvocata si esprima pubblicamente in questi termini», prosegue Dell’Olio, «sarebbe a mio avviso da segnalazione al Consiglio di disciplina dell’Ordine degli avvocati, ancor più perché lo fa nei confronti di una ministra della Repubblica, per giunta donna come lei: la violenza verbale va denunciata anche quando una donna lo fa nei confronti di un'altra donna». «L’avvocata Capano», incalza il senatore 5s, «ha dimostrato, con questo post, di essere persona inadeguata a ricoprire il ruolo di consigliera di amministrazione di una banca di proprietà pubblica, perché ricordo a tutti che con l’ingresso di Mcc in Popolare di Bari la proprietà è diventata del ministero dell’Economia, e dovrebbe pertanto, per scelta etica, dimettersi».