Il 1° gennaio si aspetta se veramente la Brexit produrrà luscita totale della Gran Bretagna dal consesso dellUnione Europea. In realtà, negoziati difficilissimi dal punto di vista commerciale, sono ancora in corso, e potrebbe profilarsi anche il cosiddetto no deal, labbandono della Ue senza accordo. In ogni caso linizio dellanno prossimo potrebbe rivelarsi un momento nel quale in UK sarà difficile essere dei cittadini europei. Il governo di sua Maestà infatti ha già annunciato che agirà da sola per quanto riguarda le persone del vecchio continente sulle quali gravano condanne per diversi reati penali anche di lieve entità. Secondo quanto dichiarato ieri da Priti Patel, alla guida dellHome Office, una euroscettica convinta, «per troppo tempo, le leggi dell'Unione europea hanno permesso di far entrare nel nostro Paese criminali stranieri, che abusano dei nostri valori e minacciano il nostro modo di vivere. Dal 1° gennaio 2021 finirà la libertà di movimento Ue per noi e il Regno Unito sarà un Paese molto più sicuro, grazie ai nostri controlli ai confini: i criminali europei saranno trattati come tutti quelli degli altri Paesi».Un discorso da pura sovranista che va ben al di là delle norme Brexit. In realtà la Patel ha già subito una sconfitta, quella inflittale mercoledì scorso dalla Corte dappello che ha annullato la decisione del Ministero dell'Interno di espellere i migranti dal Regno Unito senza che possano avere accesso alla giustizia. Con una decisione unanime infatti, tre giudici hanno ritenuto illegale la politica, che consentiva l'allontanamento forzato a volte entro poche ore e in molti casi senza lausilio di avvocati. Fino ad ora le espulsioni sono state oltre 40mila, persone vulnerabili vittime di provvedimenti illegali e ora autorizzate a rientrare nel Regno Unito. Per i cittadini europei, proprio in virtù della Brexit, lintenzione della Patel assume un carattere evidentemente diverso. Attualmente, secondo le leggi Ue, gli europei possono essere espulsi solo se costituiscono una minaccia riconosciuta e non gravati di una condanna pregressa. Anche nel caso di reati come omicidio o violenza sessuale.Dal prossimo anno però coloro che hanno carichi penali superiori ad un anno non potranno fare ingresso in UK, qualora già si trovino in territorio britannico verranno espulsi. Per le condanne a meno di 12 mesi si valuterà caso per caso. Particolarmente controversa la possibilità che lHome Office possa applicare lallontanamento anche per condanne di pochi mesi che non hanno mai fatto incarcerare la persona interessata. Una eventualità vaga e poco chiara tutta a discrezione delle autorità. Si parla di soggetti pericolosi «per il bene comune» o il «mantenimento dellordine pubblico». Per diversi critici del provvedimento la possibilità che si verifichino abusi di legge è più che plausibile.Rimarranno fuori dalle nuove leggi i cittadini europei che hanno commesso reati precedenti ma hanno ottenuto un permesso di soggiorno di almeno 5 anni. Misura che però potrebbe essere revocata in caso dinfrazioni che comportano pene superiori ad 1 anno di prigione.