«Prudenza sì, mascherina ì, ma sono personalmente contrario alla chiusura di attività economiche». Dopo le tiepidi aperture dei gironi scorsi sullo stato d’emergenza, il leader leghista Matteo Salvini indossa di nuovo felpa e smartophone e, in diretta facebook annuncia che no, lui le misure del nuovo Dpcm non le voterà: «Se qualcuno proporrà la chiusura di bar, ristoranti, teatri e musei, i governatori della Lega diranno no. Un conto è la prudenza, pero' tornare indietro sarebbe segnale devastante», spiega il segretario leghista. Ma la chiusura antucipata dei locali preoccupa anche qualche membro della maggioranza di governo, a cominciare dalla ministra renziana Teresa Bellanova: «Stiamo lavorando per mettere in pratica tutte quelle misure che aiutano a non aggravare la situazione. Attenuare ciò che sta avvenendo nel Paese, rispetto ai contagi, è interesse di tutti. Insieme a questo non adotteremo misure che non siano assolutamente necessarie», giura rivolta a operatori e produttori preoccupatissimi dei nuovi orari di chiusura di bar, ristoranti, pizzerie, enoteche, fissata alle 22 o alle 23, che sarebbero contenute nel decreto, allo scopo di limitare occasioni di assembramento e possibile contagio. In ogni caso, almeno a dar retta da quanto è emerso dalla riunione a Palazzo Chigi tra il governo e i capidelegazione della maggioranza, il nuovo Dpcm allo studio dell'esecutivo prevedrebbe mascherine obbligatorie anche all'aperto, mentre scongiurerebbe, almeno per ora, chiusure anticipate dei locali e feste private a numero ridotto. Tra le ipotesi in discussione anche un divieto per le Regioni di adottare norme per il contrasto al contagio meno restrittive di quelle adottate dal governo. Secondo l'iter che sarebbe stato concordato all'interno della maggioranza, le misure presentate oggi in Consiglio dei ministri e alle regioni, saranno varate solo dopo il passaggio parlamentare. Oggi, infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza riferirà la mattina alla Camera e il pomeriggio al Senato in merito alle misure per il contenimento del virus. Sulle comunicazioni di Speranza saranno votate delle risoluzioni. Ai microfoni di Rainews24 il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri assicura che sono esclusi nuovi lockdown, «ma per escluderli dobbiamo evitare i contagi. Proprio perché l'obiettivo è non dover tornare a nuovi lockdown, dobbiamo mettere un surplus di attenzione e rigore nel contenimento del virus».E nel dibattito sul nuovo Dpcm piomba anche la presidente del senato Casellati la quale, sulla proroga dello stato di emergenza, chiarisce: «Prima di tutto occorre avere informazioni corrette, senza nascondere i risultati del Comitato tecnico. Se non abbiamo accesso alle informazioni, non possiamo dire nulla. Abbiamo bisogno di verità. Gli italiani sono stanchi di oscillare tra incertezze e paure, in una confusione continua di dati che impedisce tra l'altro di programmare il lavoro». E poi aggiunge: «Il Paese non è in grado di sostenere un nuovo lockdown. Al contrario - spiega - dobbiamo sostenere il ritorno alla normalità secondo due parole d'ordine che ci dovranno accompagnare nei prossimi mesi: responsabilità e coraggio». Una presa di posizione, quella della Casellati, che ha fatto storcere il naso a qualche parlametare della maggioranza: «La Presidente Casellati si dimentica troppo spesso di essere la seconda carica dello Stato, come è successo nel caso della sua intervista al Corriere della Sera. Il suo ruolo le imporrebbe una imparzialità che nei fatti fatica a dimostrare, e questo è un problema», sottolinea il capogruppo dem a palazzo Madama, Andrea Marcucci.