Patrick Zaky, lo studente egiziano dell'Universita' di Bologna in carcere in Egitto da febbraio, rimane in carcere: nella nuova udienza del processo che si e' tenuta ieri in Egitto, alla quale il giovane non era presente, si e' deciso un nuovo rinvio, al 7 ottobre. Lo riferisce Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che ha sentito uno dei legali del giovane, Hoda Nasrallah e anche gli attivisti di Egyptian Initiative for Personal Rights. Zaky, che e' accusato di sovversione, non era presente in aula mentre si decideva il prolungamento della sua custodia cautelare. "Chiediamo con forza che Zaky possa essere presente in aula, il prossimo 7 ottobre, per potersi difendere insieme ai suoi avvocati", aggiunge Noury. Amnesty continua chiedendo al governo italiano di "rimettere nell'agenda della politica il nome di Patrick Zaky, lo studente egiziano dell'Universita' di Bologna in carcere in Egitto. "Il governo deve usare questi giorni per rimettere il nome di Patrick sull'agenda: complice l'estate quel nome e' scomparso", dice Riccardo Noury, il portavoce dell'ong. Zaky non era presente nell'udienza che si e' svolta ieri e che si e' conclusa con un nulla di fatto, visto che il giovane rimane in carcere. "Non era presente per ragioni di sicurezza. Mi auguro - aggiunge Noury- che il 7 ottobre sia garantita la sua presenza perche' si possa difendere insieme ai suoi avvocati"