Bisogna evitare una «nuova Guerra Fredda» tra Usa e Cina. È lappello lanciato dal segretario generale dell Onu, Antonio Guterres, nel suo intervento di apertura alla 75esima sessione dellAssemblea generale delle Nazioni Unite. «Ci muoviamo in una direzione molto pericolosa», ha detto Guterres, in riferimento ai rapporti tra «le due maggiori economie mondiali». «La divisione tecnologica ed economica rischia inevitabilmente di trasformarsi in una divisione geostrategica e militare e dobbiamo evitarlo a tutti i costi», ha aggiunto il segretario generale dell Onu nel suo intervento. Si tratta ancora di Donald Trump contro Xi Jinping. O Xi Jinping contro Donald Trump. Alla vigilia dellAssemblea generale delle Nazioni Unite il presidente americano ha promesso, o minacciato,«un forte messaggio alla Cina» dopo mesi di «virus cinese», dopo che lo scorso anno aveva concluso la sua bordata alla Repubblica Popolare con un «Contiamo tutti sul presidente Xi come grande leader». Sul principio del «multilateralismo» ha insistito ieri Xi nel suo intervento in collegamento video alla cerimonia per il 75esimo anniversario dell Onu. «Multilateralismo», il mantra di Pechino, contro «America First», lo slogan del tycoon. O «America First» contro «multilateralismo». Il terreno di scontro, ormai a tutto campo, non è solo nel teatro "neutro" delle Nazioni Unite. Le elezioni americane sono alle porte. Nelle ultime settimane si potrebbe dire che non è passato giorno senza accuse reciproche. Da quelle per la pandemia di coronavirus a quelle di spionaggio. Una nuova "Guerra fredda" in atto o dietro langolo. Ne è passato di tempo da quando Xi arrivò a Mar-a-Lago, nella residenza del presidente a Palm Beach, in Florida, per il primo bilaterale e da quando il tycoon auspicò un futuro di «relazioni molto molto buone». Lanno scorso alla 74esima Assemblea generale dell Onu, Trump accusava la Cina di non aver adottato «le riforme promesse» quando nel 2001 è entrata a far parte dellOrganizzazione mondiale del commercio (Wto), qualificava il gigante asiatico come manipolatore di valute, lo accusava di «furto di proprietà intellettuale» e diceva che gli Stati Uniti stavano «monitorando con attenzione la situazione a Hong Kong» e invitava la Repubblica Popolare a «proteggere le libertà»e «il modo di vivere democratico di Hong Kong». «Dobbiamo riconoscere la responsabilità della nazione che ha diffuso nel mondo questa piaga: la Cina», ha esortato Trump. «Il governo cinese e lOrganizzazione mondiale della Sanità, virtualmente controllata dalla Cina, avevano falsamente dichiarato di escludere la trasmissione da uomo a uomo del virus. Le Nazioni Unite devono riconoscere le responsabilità la Cina per le sue azioni», ha insistito il capo della Casa Bianca. Trump si è dunque vantato della risposta Usa alla pandemia con la produzione di ventilatori e con laccelerazione sul vaccino che potrebbe essere una questione di settimane. Il comandate in capo ha dunque eleogiato la lotta globale contro«il virus cinese» e assicurato che la comunità globale riuscirà a sconfiggere il Covid che solo negli Usa ha ucciso 200.000 persone e ne ha contagiate quasi 7 milioni. «Accuse infondate»: replica il presidente cinese Xi Jinping sollecitando «solidarietà». «Alla fine lumanità vincerà contro la pandemia. Dovremmo mettere le persone e le vite al primo posto. Affrontando il virus, dovremmo rafforzare la solidarietà e farcela insieme. Ogni tentativo di politicizzare la questione deve essere respinto». Xi ha ribadito il ruolo «di guida dellOms» e ha assicurato «il contributo di due miliardi di dollari contro la pandemia». I leader mondiali interverranno all'assemblea dell'Onu attraverso messaggi pre registrati:  hanno a disposizione 15 minuti ciascuno. In apertura Guterres si è rivolto ad una sala semi deserta a causa delle misure di sicurezza anti coronavirus. Di fronte alla minaccia del Covid-19 - ha detto - «dobbiamo rimanere uniti», perché «quando i Paesi vanno ciascuno nella propria direzione, il virus va in tutte le direzioni». Contro la pandemia, ha aggiunto il segretario generale, «dobbiamo farci guidare dalla scienza» e che «populismi e nazionalismi hanno fallito». Guterres ha anche criticato quei Paesi che perseguono accordi esclusivi per la ricerca di un vaccino. «Nessuno è al sicuro se non siamo tutti al sicuro», ha concluso.