Scontri in corso nel centro di Beirut, vicino al Parlamento, tra la polizia e i manifestanti scesi in piazza in quello che è stato ribattezzato il «sabato della rabbia» dopo la duplice esplosione che martedì ha colpito il porto della capitale libanese causando almeno 154 vittime. Lo riferisce lemittente Mtv, che trasmette le immagini degli scontri e della polizia che ha usato gas lacrimogeni per disperdere la protesta. I manifestanti libanesi hanno preso dassalto anche le sedi dei ministeri dellEnergia e del Commercio. Nelle scorse ore erano già stati assaltati i dicasteri degli Esteri, dellEconomia e dellAmbiente. I manifestanti, che hanno rimosso i blocchi di cemento posti a protezione delledificio del Parlamento, chiedono giustizia per le vittime. Per protesta contro il governo hanno appeso le foto dei leader sul patibolo in Piazza dei Martiri. Un militare è morto durante gli scontri, mentre sono 238 i feriti. Di questi, 63 sono stati portati in ospedale per le cure. Il corrispondente di Mtv ha riferito che alcuni giovani sono entrati in uno dei camion e hanno cercato di rimuovere le lastre di cemento, lanciando pietre contro più di un ingresso della Camera dei Rappresentanti. Dopo che i manifestanti sono riusciti a rimuovere l'ostacolo che sbarrava la strada al Parlamento, le forze di sicurezza hanno iniziato a sparare loro lacrimogeni. Da parte sua, il Comando dell'Esercito ha espresso la sua comprensione per il dolore nel cuore dei libanesi e la sua comprensione per le difficili condizioni che sta attraversando il Paese, ricordando ai manifestanti la necessità di manifestare pacificamente, evitare il blocco delle strade e l'invasione di proprietà pubbliche e private, sottolineando anche le vittime tra le fila dell'Esercito a causa dell'esplosione.