«La doppia candidatura di genere danneggia la rappresentanza femminile, fatevelo dire da un modesto cultore delle leggi elettorali: il maschio è infedele, si accoppia normalmente con 4- 5 donne e incassa il loro voto. La donna no”. Modesto davvero, Roberto Calderoli: solo 4- 5 accoppiamenti elettorali in agenda a candidato, a quanto pare. Sempre per via della suddetta modestia, l’ex saggio di Lorenzago ( sí, era uno dei quattro “saggi” forzaleghisti che si provarono a cambiare i connotati alla Costituzione italiana da una baita) non precisa se detti accoppiamenti avvengano uno alla volta o, come dire, in convention sessuali Berlusconi- style. E sempre per via della sua modestia non considera nemmeno l’ipotesi - del resto la posizione dei leghisti sull’omosesssualità e nota- degli indipendenti: nel modesto schema, eventualmente, la gaitudine aiuterebbe o no?

Non preoccupa l’idea che delle donne può avere un medio- man leghista, anche perché i ferrei e millenari meccanismi della seduzione femminile consistono nel coltivare manipoli di ammiratori sapendoli tenere al guinzaglio, quanto piuttosto l’idea che il leghista ha degli uomini, e della politica. Oltre che delle relazioni personali, naturalmente. Il modesto parere del senatore Calderoli può tutt’al più lasciar immaginare quale sia stato il collante che teneva i leghisti attaccati a Berlusconi: ora sappiamo perché sperassero di fare sempre il pieno di voti, e soprattutto come.