Silvio Berlusconi prepara il dopo Conte senza passare per le urne: "Se non fosse possibile andare alle urne in tempi brevi, rimarrebbe il problema di cambiare un governo e una maggioranza oggettivamente inadeguati". Voglio essere molto esplicito: io non credo che in questo Parlamento vi siano le condizioni per dare vita a un governo adeguato alla gravità della situazione del Paese. Se tuttavia molti parlamentari si rendessero conto della necessità di anteporre all'interesse personale o all'appartenenza di partito il bene collettivo, se alcune forze politiche fossero disponibili a dare vita a un governo diverso e migliore di questo, forse sarebbe il caso di parlarne", afferma il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in un'intervista in apertura del Giornale.

Per Berlusconi meglio un nuovo governo che Conte per altri e anni

"Fra l'ipotesi di tenerci per altri due o tre anni il governo Conte, con i Cinque Stelle come 'azionisti di riferimento', e quella di avere un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia una politica adeguata per uscire dalla crisi, che sia più in sintonia con la maggioranza degli italiani, io dico che vale la pena almeno di pensarci", rileva Berlusconi. "Il centrodestra potrebbe ragionarne insieme - se mai ve ne fosse la possibilità concreta - e insieme decidere come comportarsi". "Noi siamo responsabili verso le istituzioni e verso gli italiani, lo saremmo verso qualunque esecutivo governasse il Paese in un'emergenza. L'emergenza è il momento della collaborazione, non delle polemiche", dichiara Berlusconi. "Sono lieto che il presidente Conte lo apprezzi, mi piacerebbe però che al di là della cortesia personale la sua maggioranza desse seguito a un rapporto di vera e non soltanto formale collaborazione con l'opposizione".

"Io e la mia famiglia perseguitati dalla giustizia"

Parlando delle registrazioni del giudice Franco, "sono 26 anni che io, la mia famiglia, i miei amici, i miei collaboratori, le aziende che ho fondato, la forza politica a cui ho dato vita, siamo nel mirino di una gigantesca operazione mediatico-giudiziaria di cui forse finalmente oggi stanno emergendo i contorni e le dimensioni clamorose. Quello che mi interessa è che gli italiani si rendano conto che la rappresentanza democratica in questi 26 anni è stata continuamente e gravemente alterata da interventi giudiziari anomali, orientati politicamente", rimarca il leader di FI, auspicando che Palamara "vada avanti fino in fondo nel disvelare la verità".