Scontro tra il presidente del tribunale e lordine degli avvocati di Perugia. A generare la polemica, le modalità con le quali il presidente Mariella Roberti ha redatto il piano di apertura delle udienze a partire dall11 maggio. Un provvedimento reso noto solo il 21 aprile e del quale lordine degli avvocati è venuto a conoscenza solo a cose fatte, nonostante nellatto fosse evidenziata la «personale previa consultazione con il presidente dellordine degli avvocati». Consultazione, contestano gli avvocati, che in realtà non è «mai avvenuta». Da qui una dura lettera da parte dellordine, che ha anche sottolineato come alcuni avvocati abbiano, invece, avuto contezza del provvedimento anzitempo. «Non si tratta della prima volta», lamenta lordine, che ha chiesto, dunque, «la revoca del provvedimento». Roberti si è scusata, attribuendo il tutto ad un «mero refuso, dato dalla sovrapposizione con un precedente decreto», del quale sarebbe dunque rimasta lannotazione «circa la precedente interlocuzione» in realtà non è avvenuta. E anche sul punto la presidente ha attribuito il tutto allurgenza «di adottare tempestivamente i provvedimenti di diversa programmazione delle udienze e renderli noti agli avvocati». Da qui la proposta di una conference call per «inserire interventi migliorativi nei provvedimenti». Ma nella sua replica, la presidente ha anche avanzato l'ipotesi di un'indebita intromissione nel suo computer, negando fermamente qualsiasi «anticipata comunicazione, anche di altri provvedimenti», agli avvocati, attendendo «sul punto una chiarificazione». Tanto da interessare i Coordinamenti Interdistrettuali per i Sistemi Informativi Automatizzati ad effettuare una verifica su «eventuali accessi abusivi sul computer da me utilizzato, che possano aver carpito, in via anticipata, i provvedimenti in corso di redazione. Non trovo infatti altra spiegazione. Lesito sarà prontamente messo a disposizione del presidente della Corte dappello e del procuratore generale».