Agevolare la ripresa del sistema economico, contenere e prevenire manifestazioni di disagio sociale, tutela dell'economia legale. È questo l'invito del ministro dell'Interno Lamorgese ai prefetti per fronteggiare l'emergenza Covid-19. Attraverso una circolare, il ministro ha suggerito di attivare forme di ascolto, dialogo e confronto con attori istituzionali, rappresentanti territoriali delle categorie produttive, delle parti sociali e del sistema finanziario e creditizio al fine di intercettare ogni possibile segnale di disgregazione del tessuto sociale ed economico. Particolare attenzione alle categorie più deboli, con l'invito ad effettuare un attento monitoraggio dell'andamento delle misure di sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle impresse adottate dal Governo. Un'azione che deve svolgersi uniformemente sul territorio nazionale per contenere la diffusione di quei fenomeni criminali che costituiscono una grave minaccia al tessuto dell'economia legale. Fondamentale, in tal senso, l'attività di supporto svolta dagli organi collegiali (in primis il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica) per lo scambio di informazioni e valutazioni sulla situazione del territorio. Dovrà essere, quindi, sviluppata un’ampia azione di intelligence sul territorio che valorizzi, in primo luogo, le evidenze di natura info-investigativa e la capacità di analisi dei contesti e dei fenomeni criminali a cura delle Forze di polizia territoriali, con l’obiettivo di assicurare che la ripresa delle attività avvenga secondo imprescindibili coordinate di legalità. In tal senso risulta fondamentale anche un’attenta ed accurata valutazione di tutti i possibili indicatori di rischio di condizionamento dei processi decisionali pubblici funzionali all’assegnazione degli appalti. L'esigenza di rafforzare la tutela dell’economia legale dagli appetiti criminali richiede un forte e deciso impegno dei Gruppi interforze presso le Prefetture. Si sottolinea, inoltre, a livello centrale, il ruolo nell'ambito dei lavori pubblici del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari. Ed ancora focus specifici su dinamiche societarie della filiera agroalilmentare, delle infrastrutture sanitarie, della gestione degli approvvigionamenti (specie di materiale medico), del comparto turistico alberghiero e della ristorazione.Un impegno corale per garantire i fondamentali livelli di legalità e sicurezza necessari per far ripartire il nostro Paese.  

La circolare del Viminale ai Prefetti

 
«La gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che sta interessando pesantemente il nostro Paese ha comportato l’adozione di una serie di articolate misure, rimodulate di pari passo con l’evoluzione della stessa situazione sanitaria, la cui sequenza coinvolge, in prima battuta, la dimensione della salute dei cittadini e, strettamente collegata a questa, la dimensione e l’impatto sociale ed economico delle scelte e delle politiche pubbliche, chiamando tutti gli attori coinvolti nell’attuazione dei provvedimenti messi in campo a un approccio dinamico nella gestione quotidiana delle tematiche emergenti - si legge nella circolare -. La capacità di intercettare per tempo - e anticipare, se possibile, nella risposta - le criticità che la complessa situazione può generare nelle singole realtà assume, infatti, ancora di più nell’attuale contingenza, un valore aggiunto imprescindibile, riconducibile alla consueta vocazione delle ss.ll. alla vicinanza rispetto ai territori e alle Istituzioni democraticamente elette, in cui l’impegno costante nel contrasto a ogni forma di illegalità e di criminalità si accompagna necessariamente alla capacità di mediazione dei conflitti e all’azione a tutela dei diritti civili, sociali, politici ed economici, compreso quello della libertà di iniziativa economica che, per le difficoltà del momento, può risultare maggiormente permeabile a rischi di condizionamento mafioso».