"Non venite da me per essere difesi da eventuali denunce per violazione dell'ordinanza di restare a casa". Musica e  parole dell'avvocata casertana Carmen Posillipo la quale ha deciso di accompagnare alla porta - metaforicamente, s'intende - tutti coloro che dovessero rivolgersi a lei per farsi difendere da eventuali denunce relative alla violazione dell'articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità, punito con l'arresto fino a tre mesi). L'avvocato fa sapere che si dichiarerà "obiettrice di coscienza".  "È possibile che gli esseri umani siano così irresponsabili - chiede Carmen Posillipo - riescano a comprendere il dolore solo se toccati in prima persona?". "Al di là dell'ordinanza incostituzionale o meno di De Luca - spiega l'avvocato Posillipo -, l'Italia è in ginocchio, al Nord c'è uno sterminio. A Bergamo ho dei familiari: tra zii e cugini, quattro risultano contagiati e uno è in terapia intensiva. Bergamo non ha più spazi per seppellire i morti e negli ospedali stanno applicando criteri di selezione per probabilità di sopravvivenza". "Mi raccontano storie la cui trama somiglia a quella di film apocalittici, che per divertimento prima di questa tragedia, andavamo a vedere al cinema: alcuni inquilini del palazzo dove abitano i miei familiari - dice l'avvocato, con la voce rotta dal dolore - sono stati contagiati, finiti in quarantena, poi ricoverati e infine intubati. E a morte sopraggiunta sono stati seppelliti, senza neppure avere l'ultimo saluto della famiglia. E' orribile". "Siamo tutti fermi, i danni economici si protrarranno per anni su di noi - ammonisce -, possibile mai che dinnanzi a tutto ciò le forze dell'ordine debbano operare h 24 per farci stare a casa e farci sopravvivere". "È difficile stare a casa - conclude Posillipo -, ma se è per la sopravvivenza, è un dovere farlo, e chi non lo fa è un criminale e io non lo difenderò".