Sarebbe finito, nel carcere di Pavia, il sequestro di due agenti di polizia penitenziaria presi in ostaggio dai detenuti. Lo si apprende da fonti sindacali. Uno dei due agenti sarebbe stato liberato dagli stessi carcerati mentre il secondo a seguito di un intervento della polizia penitenziaria. Secondo le prime e frammentarie notizie che trapelano, uno dei due agenti sarebbe il comandante della polizia penitenziaria del carcere Torre del Gallo di Pavia. La rivolta sarebbe iniziata verso le 19.30-20 ed è nata, come a Modena, per il divieto delle visite dei parenti a causa delle norme di contenimento del coronavirus. Dal carcere di San Vittore e Opera sono stati mandati agenti di rinforzo per sedare la sommossa dei circa 400 detenuti. E intanto dal carcere di Modena arriva la conferma di almeno due morti tra i detenuti durante la rivolta di domenica pomeriggio. Ma c'è chi parla di un terzo morto Interviene anche l’associazione Antigone. “Ribadiamo che di fronte a una situazione eccezionale come quella che sta vivendo tutto il paese va spiegato con calma ai detenuti cosa sta accadendo in riferimento alle limitazioni assunte per rispondere all'emergenza coronavirus”. Antigone continua nel ribadire con ancora più urgenza e determinazione che “bisogna assicurare loro - in assenza di colloqui visivo - il diritto a comunicare anche giornalmente, telefonando ai propri cari, anche tramite l'utilizzo di skype, nonché la possibilità di uscire in detenzione domiciliare”. Antigone spiega che vanno assunti tutti i provvedimenti necessari a ridurre la tensione e, nel frattempo, si appella “a tutti i detenuti perché si interrompa ogni violenza”.